Dislocamento, ridimensionamento, riconversione, ma anche ricontestualizzazione e decontestualizzazione: gli abiti, emblema della femminilità, si trasformano incessantemente, sia nella forma che nel modo in cui vengono indossati.Frammenti di capi si muovono sul corpo liberati dalla loro funzione e dal loro linguaggio originario, e non riconoscendone le apparenze, ci interroghiamo sulla loro origine. I loro significati cambiano in funzione del movimento, mentre nuove silhouette emergono dalle interazioni fra elementi distinti.
Le proporzioni vengono alterate, modificando il comportamento degli abiti e il loro rapporto con il corpo. È un processo di riduzione che pone l’accento sulla costruzione, fatta di materiali atipici e cuciture grezze lasciate volutamente a vista.
I tocchi Glamour negli accessori - gioielli, borse, fiocchi e decorazioni - contrastano e si oppongono a questa mancanza di rifinitura. Questa differenza e divergenza riflette le molteplici sfaccettature della femminilità, mettendo in discussione la sua definizione.
L’allestimento della sfilata all’interno del Deposito della Fondazione Prada riflette la contrapposizione tra il grezzo e il raffinato, la struttura e la decorazione. Un’ impalcatura metallica riconfigura lo spazio, rivestito con un tappeto firmato da Catherine Martin. Mettendo a nudo queste dicotomie visive, l’ambiente diventa a sua volta un riflesso della complessità di significati racchiusa negli abiti.
Per Maggiori Informazioni: www.prada.com
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