martedì 6 giugno 2023

Castello di Brescia: Inaugurata la mostra Davide Rivalta "Sogni di Gloria"

Imponenti gorilla che raggiungono quasi i tre metri di altezza, gruppi di scimpanzé e di babbuini e un orangutan: sono ben 14 le sculture monumentali disseminate tra le aree verdi del suggestivo Castello di Brescia, dove, tra il 1912 e il 1988, si trovava anche il Giardino Zoologico.






Un nuovo nucleo di opere inedite in bronzo realizzate dallo scultore Davide Rivalta (Bologna, 1974) appositamente per la mostra Sogni di Gloria, fruibile fino al 7 Gennaio 2024 invita il pubblico a una passeggiata a cielo aperto alla scoperta di uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Italia, secondo più grande d’Europa. Promossa da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Alleanza Cultura, e realizzata in collaborazione con la XVII edizione di Meccaniche della Meraviglia - manifestazione bresciana che da quasi vent’anni porta mostre site specific in luoghi solitamente chiusi al pubblico - la mostra, a cura di Davide Ferri, segna un’importante tappa nel percorso dell’artista Bolognese.

Sogni di gloria stabilisce per Rivalta un legame con l’inizio del suo percorso d’artista, in cui i gorilla - prima serie di animali realizzati in bronzo - vengono rimodellati dopo vent’anni, un arco temporale ampio, all’interno del quale è possibile riconoscere le evoluzioni della sua scultura. Le opere riproducono animali incontrati e fotografati dall’artista in parchi e giardini zoologici: corpi in cattività, sradicati dal loro ambiente naturale, a cui Rivalta restituisce libertà, dignità e vita in un nuovo contesto, evocando un paesaggio lontano e selvaggio, immagine di un nuovo mondo, in cui l’ambiente antropizzato diventa il territorio dell’animale.

Il lavoro effettuato da Rivalta non è ascrivibile ad alcuna tendenza recente della scultura contemporanea e si articola attorno a nuclei tematici fondamentali. Anzitutto bisogna considerare la dimensione materiale del lavoro: da qualche anno a questa parte infatti, la materia utilizzata dall’artista è prevalentemente il bronzo che conferisce alle sculture il suo inconfondibile colore. Inoltre, ogni opera è realizzata attraverso una gamma di gesti - quali percosse e lanci di creta nell’elaborazione del modello - che affidano all’estemporaneità e alla casualità il processo di realizzazione, amplificando la presenza materica e tattile della scultura: le superfici contrastate e vibratili invitano così lo spettatore ad avvicinarsi all’animale rappresentato.

Vi sono, infine, i luoghi in cui i lavori sono esposti: si tratta per lo più di architetture e aree pubbliche, che diventano idealmente ‘spazi di libertà’: grazie all’opera di Rivalta, si aprono a suggestioni e confini inediti, conducendo il visitatore all’interno di un immaginario associato per consuetudine agli animali selvatici, spingendo il pubblico ad entrarci in modo diverso dal consueto.

La mostra incoraggia lo spettatore a esplorare le aree verdi del “Falco d’Italia”, il Castello di Brescia sul Colle Cidneo, un luogo su cui Fondazione Brescia Musei ha attivato un ambizioso progetto di riqualificazione e valorizzazione all’insegna della sua destinazione a grande cultural park cittadino: i due Musei che qui hanno sede, il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e il Museo delle Armi Luigi Marzoli, la specola cidnea, un parco archeologico romano in via di progressivo svelamento e un percorso dedicato all’arte contemporanea in fieri grazie alle opere e all’eredità donate da Bruno Romeda e Robert Courtright, sono la cornice in cui si inserisce l’esposizione di Davide Rivalta, un percorso artistico articolato in cui la mostra è un tassello decisivo proprio nella direzione dell’apertura all’arte contemporanea.

L'allestimento presenta le 14 sculture collocate nel parco senza basamento o recinzione, a sottolineare la ritrovata indipendenza e autonomia degli animali, anche in opposizione al ricordo dell’antico Giardino Zoologico attivo a ridosso dell’area fortificata tra il 1912 e il 1988.

Sogni di gloria si estende fino alle sale della Pinacoteca Tosio Martinengo - storico palazzo nel cuore della città e uno dei Musei più importanti d’Italia gestito da Fondazione Brescia Musei - dove il percorso si conclude con un barbagianni in bronzo, che fa idealmente da contrappunto alle sculture collocate nel parco.

Per Maggiori Informazioni: www.bresciamusei.com