Torna
protagonista dopo oltre 30 Anni la Biennale
de l’Image en Mouvement
lasciando la sua sede storica di Ginevra (Svizzera) per trasferirsi a
Torino.
Grazie ad una collaborazione tra il Centre d’Art Contemporain Genève e le OGR - Officine Grandi Riparazioni di Torino, l’edizione 2018 della Biennale viene riconfigurata e presentata nei suggestivi spazi delle ex officine di Corso Castelfidardo, sotto la guida e curatela di Andrea Lissoni, Senior Curator della Tate Modern di Londra, e di Andrea Bellini, Direttore del Centre d’Art Contemporain Genève. Fino al prossimo 29 Settembre 2019 si potranno così ammirare le opere di otto artisti Internazionali all’interno di un allestimento scenografico realizzato grazie al supporto di Andreas Angelidakis, già architetto della Biennale di Berlino 2014 e di Documenta 2017.
"Nella
nostra mission le OGR rappresentano un luogo di sperimentazione della
città ma aperto al mondo, un posto in continua evoluzione dove le
eccellenze e i talenti si uniscono in nuove idee e progetti. Con
questo obiettivo, fin dalla loro apertura di circa due anni
fa abbiamo costruito legami e sinergie con istituzioni e
operatori locali ed internazionali - spiega Massimo
Lapucci,
Direttore Generale di OGR - siglando
partnership importanti come quella che oggi viene
presentata con il Centre d'Art Contemporain Genève che non solo ha
portato per la prima volta la Biennale dell’Immagine in
Movimento fuori dalla sua casa madre, ma che ha anche permesso
la co-produzione di alcune opere in mostra e la
realizzazione di un catalogo congiunto. Una collaborazione che
pone ancora una volta le OGR come un polo di cultura
contemporanea internazionale ad ampio spettro dall’arte
espositiva e performativa fino all’innovazione e al tech che
proprio a partire dalla prossima settimana vede l’apertura del
nuovo spazio OGR Tech e l’avvio della Torino Startupweek”.
La
Biennale, dal titolo The
Sound of Screens Imploding,
prende il via dall'idea che l'era della proiezione su schermi stia
volgendo al termine per lasciare spazio a nuove e riverberanti
realtà, indagando lo stato odierno delle immagini e il loro display
espositivo, sottolineando il potenziale sperimentale dei nuovi
linguaggi e analizzando quelle che sono le peculiarità che li
determinano.
In
mostra i lavori di Lawrence
Abu Hamdan, Korakrit Arunanondchai & Alex Gvojic, Meriem Bennani,
Ian Cheng, Elysia Crampton, Tamara Henderson e Kahlil Joseph. Andreas
Angelidakis,
oltre a presentare in una nuova forma la sua opera precedentemente
esposta a Ginevra, ha realizzato per l’occasione un'installazione
ambientale coinvolgente, che ha il compito di mettere in dialogo
opere video e architettura attraverso un unico progetto coerente.
Nel
2018 lo sforzo organizzativo ed economico di un evento così
complesso e ambizioso è stato possibile grazie alla collaborazione
tra l’istituzione ginevrina e quella torinese, che hanno
co-prodotto alcune delle opere in mostra in particolare quelle di
Meriem Bennani e Tamara Henderson. Il CAC e OGR stanno inoltre
lavorando assieme alla realizzazione di un catalogo congiunto edito
da Corraini Edizioni, in vendita nei prossimi mesi presso il bookshop
delle OGR transliteral
shop.
“La
Biennale dell'Immagine in Movimento racchiude in sé alcuni aspetti
fondanti per le Officine Grandi Riparazioni, che sono state motivo e
motore di questa partnership - sottolinea Nicola
Ricciardi,
Direttore Artistico di OGR - non solo per l'idea di movimento, che è alla base di tutta la nostra
programmazione artistica, ma anche e soprattutto per la possibilità
di confrontarsi con il medium del video. Dopo aver portato
all’interno degli spazi espositivi la performance, la musica e la
danza, adesso, sempre mossi dal desiderio di reinterpretare,
riadattare e allo stesso tempo di enfatizzare lo spazio
architettonico, esploriamo questo nuovo mezzo espressivo, in tutte le
sue declinazioni”.
“È
stato una bellissima esperienza vedere la Biennale
ginevrina trasformarsi negli spazi delle OGR. Devo dire - aggiunge Andrea
Bellini,
Direttore del Centre d'Art Contemporain Genève - che
qui a Torino la mostra è particolarmente potente. Le Officine
Grandi Riparazioni sono un luogo affascinante, gli spazi sono
favolosi e -insieme all'allestimento pensato per l'occasione da
Andreas Angelidakis- riescono a dare nuova vita alle opere. Il
mio auspicio è che la partnership tra la Biennale e le OGR possa
rinnovarsi anche in futuro: adoriamo il luogo, abbiamo amato lavorare
con questo team e il risultato finale è straordinario, spero quindi
si possa proseguire su questa strada.”
La
Biennale dell'Immagine in Movimento è di consueto accompagnata da un
calendario di proiezioni capaci di restituire al pubblico uno sguardo
complessivo sul progetto: in occasione del suo spostamento a Torino,
grazie all'inedita collaborazione tra le OGR e il Museo
Nazionale del Cinema,
nel mese di settembre verrà presentata una ricca programmazione di
film selezionati dai due curatori. Infine, il 28 e 29 Settembre, il
finissage della Biennale sarà l'occasione per festeggiare il secondo
anniversario dalla riapertura delle OGR con una serata di musica e
performance organizzata in sinergia con il festival avant-pop Club
To Club.
"È
particolarmente significativo che il secondo compleanno delle OGR
venga festeggiato in concomitanza con la chiusura della Biennale
dell'Immagine in Movimento, manifestazione da sempre focalizzata nel
dare spazio alla sperimentazione di linguaggi innovativi. - Aggiunge il Presidente delle OGR Fulvio
Gianaria - Innovazione è infatti una delle parole chiave attorno alle quali è
stata elaborata la mission delle rinate Officine Grandi
Riparazioni, con l'obiettivo di renderle concretamente non solo un
contenitore di eventi, ma un ecosistema per lo sviluppo e la crescita
del capitale culturale, sociale ed economico del territorio. In quasi
due anni di apertura le Officine Grandi Riparazioni hanno dimostrato
di essere diventate un polo culturale complesso, con un'offerta ampia
e di qualità, inclusiva e formativa, capace di parlare a un bacino
di persone vasto ed eterogeneo. Uno spazio di aggregazione per tutte
le tipologie di pubblico, diverse per formazione e interessi, un
luogo aperto alla città e al mondo, dove contenuti unici e
discipline differenti trovano sede di produzione e contaminazione
culturale in continua trasformazione".
Per
Maggiori Informazioni: www.ogrtorino.it
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