domenica 2 settembre 2018

Teatrino Palazzo Grassi: Presentato Yugen, il nuovo progetto di Martha Fiennes

Presentato nel suggestivo Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia: Yugen. Il titolo scelto da Martha Fiennes, celebrata artista e regista, per il suo ultimo progetto creativo: un film painting realizzato con un sofisticatissimo sistema informatico creato da lei stessa, che non ha dunque precedenti.

Yugen è un’operazione sinergica tra Martha Fiennes, Salma Hayek, Star di livello Internazionale che ha accettato di essere letteralmente il fulcro visivo del progetto e Magnus Fiennes, compositore e autore delle musiche. Il progetto è stato prodotto da Tendercapital, società creata da Moreno Zani nella salda convinzione che la combinazione di talento, integrità e innovazione possano fare la differenza rispetto al mondo della finanza tradizionale. “Arte e Tecnologia” del resto, come sottolinea lo stesso Zani, “sono state in costante dialogo fin dai tempi antichi: Yugen, connubio di coding, CGI e riprese cinematografiche, è un passo ulteriore nell’esplorazione di questa relazione, che apre nuove visioni per entrambi i fronti”.


Un progetto che Moreno Zani non esita a definire “Totalmente pioneristico: da un lato uno sguardo sul futuro con i meccanismi dell’intelligenza artificiale, dall’altro la fascinazione e la carica emotiva tipica delle forme d’arte pittoriche. Un connubio assolutamente innovativo che contribuisce al dialogo tra tecnologia e arte, sempre più attuale e intrigante”. Il progetto è stato sviluppato con la consulenza creativa di Beatrice Panerai.

Yugen è un’esperienza visiva assolutamente inedita: ha per protagonista la statuaria Salma Hayek che tiene l’asse di una scena in costante movimento, un intorno che muta secondo i principi dello Sloimage del quale Martha Fiennes è un’assoluta pioniera. Sloimage è un sistema complesso che Fiennes ha messo a punto con l’aiuto del produttore Peter Muggleston nel 2011 e che permette alle immagini di prendere letteralmente vita.

Mi sono sempre riconosciuta in progetti di larga portata - rivela Martha Fiennes - come l’espansione dei livelli della realtà. Con Yugen cerco di stimolare un’idea, o delle idee, che evochino dimensioni alternative rispetto all’esperienza della realtà. Il mio lavoro d’immagini in movimento evolve dall’impulso a esplorare ed estendere il medium del film. In questo caso, a rompere con la tradizionale linearità della narrazione filmica e lasciare alla macchina, a un ideale AI (Artificial intelligence) la responsabilità della decisione. La natura imprevedibile dell’opera implica che non esista una lunghezza prescritta, né un principio, un mezzo e o una fine. Lo spettatore è invitato a liberare la mente ed espandere la sua consapevolezza”.

Yugen è stato realizzato con un nuovo processo filmico che sfida le convenzioni del cinema e propone il mescolarsi e sovrapporsi di pittura, fotografia e film: il risultato è intrigante; sono immagini che s’imprimono nella mente secondo modalità individuali. È dunque un rigenerarsi perpetuo di un ciclo imprevedibile e perciò unico e spontaneo. “La mia intenzione - spiega Martha Fiennes - era di creare un’esperienza narrativa meno legata alla percezione di quanto siamo abituati. Nulla è stato organizzato in maniera convenzionale il che significa che l’esperienza visiva è sdoganata da ogni specifica visione creativa. La tecnologia dietro il lavoro permette che ogni sequenza sia selezionata random tra migliaia di possibilità”. L’artista fa in questo caso un passo indietro e si affida all’algoritmo come un qualsiasi altro spettatore.

Per Maggiori Informazioni: www.palazzograssi.it