venerdì 7 ottobre 2016

Milano Moda Donna: Antonio Marras P/E 2017

In occasione di Milano Moda Donna, Antonio Marras ci presenta la sua nuova Collezione P/E 2017.

Nel 1960 il Mali, insieme ad altri 17 stati Africani, conquista finalmente l’indipendenza, la sua capitale Bamako si scatena. Malick Sibidè, il celebre “occhio di Bamako” registra questo straordinario momento storico scattando centinaia di foto in bianco nero. Giovani che ballano il twist e il rock‘n’roll nei nuovi clubs, luoghi di ritrovo di questa nascente generazione in movimento. Foto di ragazzi e ragazze vestiti all’occidentale e donne elegantissime in abiti tradizionali.


Per la danza abiti dalla vita segnata, corpini arricciati striminziti e aderenti, gonne ampie e voluminose, spicchi, drappeggi e arricci, pieghe, plissè, nodi, twist e fiocchi e poi rouches e jabots. Oppure linee fluide, scivolate, morbide e ondulate. Parei, tuniche, camicioni e caftani. Panta multipences e giacche tailoring avvitate, fianco bombato e spalle evidenti. I tessuti utilizzati sono innumerevoli e variegati, vanno dal cotone sangallo bianco alle stampe su duchesse e georgette.

Bouquet di ortensie incastrate con coquillages marini, papaveri alti alti insieme a figure che ricordano le silhouette di Kara Walker, foto di frammenti di velette dismesse e disordinate, roselline da tapezzeria finde secle, disegni animal print e stampa batik. Macrocheck bianco e nero perché il quadrato è segno di dualismo: giorno e notte, luce e buio, istinto e ragione.

Trasparenze, sovrapposizioni, stratificazioni, intrecci. Il bianco e nero su tutto ma anche il rosa polvere e il verde malva. Il kaki e il denim. L’oro, il bronzo e l’argento. I metallici e i naturali. Uomini e donne indossano gli stessi tessuti. E’ questo l’ibridismo vestimentario: la mescolanza di elementi difformi e la coesistenza di elementi disarmonici in apparenza in cui si incontrano dettagli di culture diverse proiettati verso la rottura di ciò che è stato. Mutano i generi canonici, ma sempre nel rispetto della memoria collettiva, che anzi si rafforza grazie all’ispirata libertà di reinterpretarla.

Contaminazione, variazione, relazione, confronto, associazioni per assonanza o per contrasto. Incrociare, scomporre, mischiare, fondere caratteristiche eterogenee per costruire il proprio personale collage di vecchio e nuovo, di oriente ed occidente, di vecchio mondo e di terzo mondo, di bello e di brutto, di personale e di collettivo.

Per Maggiori Informazioni: www.antoniomarras.com

© Ph Studio Book Fashion - Dario Raimondi