Il Palazzo
Madama di Torino ospita presso la Sala Atelier una mostra dedicata
all' arte orafa, in particolar modo sulla personalità artistica e
umana di Ada Minola, una poliedrica scultrice, orafa, imprenditrice,
gallerista, attiva a Torino nella seconda metà del ‘900.
La mostra è curata da Paola Stroppiana e si articola in cinque sezioni: per la prima volta presenta al pubblico ben 120 gioielli che delineano i principali caratteri della produzione orafa di Ada Minola, focalizzandosi sulle diverse aree di influenza stilistica: dall’ Art Nouveau al gioiello d’artista, dai confronti con le sculture di Giò Pomodoro e Lucio Fontana al periodo neo-barocco, dai dialoghi con le opere di Umberto Mastroianni alle influenze dell’universo estetico del geniale architetto Carlo Mollino.
Oltre
ai preziosi gioielli esposti il visitatore potrà ammirare delle
opere d' arte, disegni, libri, fotografie di repertorio che
consentono una puntuale contestualizzazione storica e critica degli
oggetti in mostra. Ada era una vivace protagonista della borghesia
Torinese, che nel secondo dopoguerra si apre alle novità culturali
di respiro Internazionale. Amica di Mollino, al quale commissiona gli
arredi dell’abitazione di famiglia nel 1944, frequenta gli artisti
Lucio Fontana, Giò Pomodoro, Umberto Mastroianni e, alla fine degli Anni’ 50, conosce l’affermato critico d’arte Francese Michel
Tapié, con il quale instaura una fruttuosa collaborazione e una
solida amicizia. Tapié chiamerà Ada a dirigere l’International
Center of Aesthetic Research da lui fondato a Torino nel 1960.
I
piccoli capolavori caratterizzati da volumetrie fiammeggianti e da un
ardito trattamento della materia riscuotono da subito una buona
fortuna critica tra i suoi contemporanei tanto che alcuni suoi
esemplari - su invito di Arnaldo e Giò Pomodoro - vengono esposti
alla Triennale del 1957. Ada nei decennu successivi parteciperà a
numerose mostre collettive dedicate al gioiello d' autore, sia in
Italia che all' estero, e alcuni dei suoi gioielli entrano in
prestigiose Collezioni private Italiane e Internazionali come quella
della gallerista Americana Martha Jackson e del poeta Francese
Emmanuel Looten, che li definirà in una poesia a lei dedicata
“Gioielli Vertiginosi”.
All'
interno della mostra troviamo degli interessanti confronti con due
bracciali disegnati dall’artista Afro e alcuni disegni - matita e
china su carta - di Giò Pomodoro, del quale è presente anche la
scultura in bronzo dorato intitolata Folla del 1962 già in
Collezione Minola. Le sculture in bronzo dorato di Umberto
Mastroianni, amico di famiglia, costituiscono il riferimento
stilistico per orecchini e pendagli riferibili alla sua produzione
degli anni Settanta. Infine, eccezionale presenza in mostra, il
tavolo disegnato espressamente per Ada da Carlo Mollino nel 1964.
Realizzato dallo scultore Gianni Fenoglio, il tavolo sembra
richiamare nelle pronunciate scanalature dell’intaglio ligneo
alcuni tra i gioielli più elaborati in mostra.
Per
Maggiori Informazioni: www.palazzomadamatorino.it