mercoledì 11 gennaio 2012

Speciale 81° Pitti Immagine Uomo: Cycle

Cycle, in occasione dell' 81° Pitti Immagine Uomo ci presenta un nuovissimo Mood, che si riassume nel claim Never Trust Anyone: non credere a nessuno, mai fidarsi; un viaggio in solitario, come la figura del lupo che ispira questa collezione. Cycle mostra di poter credere nelle sue forze, che definisce una strategia propria, continuando a rispettare il cliente e le sue stesse esigenze.

Cycle ritorna al primato del prodotto, rappresentando la verità dallo stesso, ed è per questo che siamo di fronte a una collezione decisamente razionale rappresentata dalla: qualità dei materiali, i trattamenti e finissaggi e anche l’attenzione al servizio che viene offerto, in modo da farne scaturire una Collezione dinamica, attuale, con toni invernali intensi. La montagna viene ri-vissuta e anche ri-visitata tramite i capi, con una sintesi materiale, vera reale per uno stile di vita, che viene scelto come ispirazione, che è sia consapevole quanto assoluta dell’elevazione stilistico-qualitativo, che trasla l’anima dell’abbigliamento, ricercando se stessi con una maggiore consapevolezza.

Il re delle Alpi, ha come simbolo il lupo, per la sua furbizia, la sua grinta, l’astuzia e anche l’indipendenza, che diventa protagonista di stampe e anche ricami; in questo modo ci troviamo nel cuore della vecchia Europa, con la splendida atmosfera delle Alpi, come passaggio pieno di storia, che è stata scritta con tenacia e grande fatica; tra le alpi troviamo il Tirolo, con la sua cultura del tutto inconfondibile, un altro spunto creativo, con dettagli che riportano alla natura e anche agli animali che popolano le Alpi. Un’ispirazione che va  a riconoscere nelle stesse lane lavorate in modo innovativo; lane melange, lane cotte, trattate, bagnate, sporcate, bucate, vissute e logorate dalla stessa vita della montagna. L’azienda va a trasferire il prodotto laniero, la stessa esperienza, la qualità, il Know How e lo stile che ha Cycle nel prodotto denim. La lana la troverete in varie declinazioni, tricot, shetland, gabardina, arricchita da degli inserti sia in pelle che in pelliccia; il peacoat, che è il capo chiave di questa collezione, presentato in felpa, panno e anche cardigan, scialle e colli, il maglione viene interpretato come over , outerwear; le giacche e i cappotti in jearsey di lana vengono accoppiati con dei dettagli in pannolenci, attribuendo così un gran comfort ai capi spalla, insieme a tecnicità e anche stile couture decisamente unici.  I tessuti, il loden, i tagli e anche le proporzioni classiche e tipiche della stessa montagna, vengono personalizzati in stile Cycle, in modo da rivivere una nuovissima forma d’espressione; le fodere, le stampe e anche i ricami vanno a riempire Tshirt e anche felpe, come se fossero opere di composizione di feltri, filati con delle tecniche degne del "Made in Italy"; gli accessori di metallo, si arrugginiscono in modo da conferire un effetto decisamente vissuto. Il denim va a sporcarsi con il carbone e con il fango, logoro e con rotture e abrasioni, per scalate audaci e anche cadute in parete di roccia, molto usato, sovra tinto, scuro, destroyed con una  pesantezza di 12 oz. Le sfumature usate sono, il verde bosco, il cenere, il fango, che sono i colori tipico delle montagne, divenendo così una palette colori dai toni caldi e molto intensi; non mancheranno i dettagli tecnici che sono tipici dell' abbigliamento da scalata, le coulisse; pantaloni rocciatore in velluto a costa larga, caldissimo cappelli con un richiamo all’alpino, cartella in pelle Anni’40, eskimo militare con tradizionali bottoni in pelle. Sono molte le contaminazioni che si ispirano al militare che vengono rese attuali in totale chiave Cycle, vicino a queste troviamo i capi e anche gli accessori in lana MOUNTAIN RESCUE, proprio per la tipica spedizione in montagna o anche per il soccorso alpino che vengono abbinati a tessuti mimetici e anche a piumini downproof in piuma d’oca. 

Cycle Fest, altro non è che un secondo quadro di stile, che caratterizza tutta la collezione invernale: è il momento più formale, più habille la festa del paese; in Baviera, con un paesaggio rappresentato da colori forti, con una predominanza sul giallo senape, il blu bavarese o azzurro monaco, con anche il bordeaux, che spicano con grande energia tra i marroni e anche i colori della stessa terra. In questo gruppo Cycle vi propone camicie, pantaloni stretti, il denim che va  a ripulirsi e la maglieria che si fa slim; viene aumentata la vestibilità touch negli stessi pantaloni aderenti ma decisamente confortevoli, i quali si abbinano a tele rigide sovra-costruite, il tricot diventa protagonista, accostato a camicie in jeans, chinos, giacche e anche cappotti a doppiopetto in pelle di montone, bottalati e anche lucidati, i calzettoni rigati e cappelli decostruiti chiamati anche cappellacci, ci arrivano dall’avio-militare. Gli accostamenti cromatici diventano protagonisti, i trattamenti sono meno evidenti e gli stessi colori primari non sono sporcati, a completamento di questo look eco bretelle, cinture e anche sciarpe.

Il Be Cycle, è la grande capacità della maison di poter condividere la creatività stagionale, l’innovazione e anche la freschezza che porta Cycle, in modo da essere un vero e proprio punto di riferimento leader nel mercato, che allo stesso tempo va a rispettare le esigenze del target di riferimento che vene riconosciuta nello stesso marchio in modo da mantenere capi continuativi, di tradizione, che rendono Cycle riconoscibile e che ne hanno decretato il suo successo.

Per Maggiori Informazioni: www.cycleonweb.com