La sua ispirazione parte proprio dal cubismo, evolvendo con un’idea di poter ricomporre con un equilibrio pulito, ordinato oltre che geometrico che va a guardare alle architetture dei giorni nostri oltre che moderne come quelle di Hitoshi Abe, F. Lloyd Wright, Citterio. La parte cromatica va ad evocare “Flora and the Sand” di Paul Klee, grazie ai tocchi di tonalità molto vivaci, che vanno a fondersi con quelle più sofisticate oltre che neutre come il puodre, il kaki, bianco; le geometrie continuano con giochi di fusione di materia, insieme a trasparenze oltre che pieni, dove la stessa organza va a diventare la base per giochi sia sapienti che sartoriali tramite l’applicazione di elementi cuciti a mano.
La fantastica trasparenza che ci arriva dall’organza con una leggerezza che ci arriva dal plissè, conferendo una femminilità, understated, decisamente moderna oltre che contemporanea; la maglieria viene così declinata con lavorazioni speciali che si fondono con il filato e il tessuto o anche con trattamenti che gli conferiscono un effetto plissè ai filati, intarsi oltre ad accostamenti di maglia tessuto; il colore è visto come un approccio emotivo, con tessuti freschi, fluidi ma decisamente compatti, le sete, i cotoni, i cady, sono decisamente piacevoli al tatto.
Nulla viene lasciato a caso, dove ogni elemento è stato studiato per poter ottenere praticità oltre a probabilità che non toglie emozione e dettaglio; i ricami vanno a ripercorrere il tema di linee che vanno a rincorrersi, i fili metallici rosè, vanno a donargli luce e anche una preziosità moderna e decisamente sobria.
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Photo Sfilata Chicca Lualdi Beequeen: © Studio Book Fashion - Dario Raimondi
