Prodotto a Milano, in una distilleria artigianale a conduzione familiare, SPRZ n°1 nasce da botaniche 100% Italiane - dal Trentino alla Sicilia - e racchiude quella nota amara e agrumata che ha reso iconico il Cocktail arancione per eccellenza. Il risultato è una bevanda brillante, fresca, immediata: l’essenza stessa dell’aperitivo. Creare uno Spritz analcolico con SPRZ n°1 è sorprendentemente semplice. Il prodotto incorpora infatti la componente vinosa generalmente apportata dal Prosecco. Basta aggiungere acqua tonica o acqua frizzante ben gassata per ritrovare l’equilibrio dello Spritz classico.
A firmare la ricetta è Flavio Angiolillo, tra i Mixologist più affermati al Mondo, che ha sviluppato anche le altre botaniche del marchio. Da SPRZ n°1 nasce il Cocktail manifesto di JNPR, “Ceci n’est pas un Spritz”.
Ricetta:
- 60 ml di SPRZ n°1
- 90 ml di acqua frizzante o tonica
- Fetta d’arancia e ghiaccio abbondante
La forza di JNPR risiede in un processo produttivo artigianale che punta sulla distillazione ad alta temperatura per estrarre aromi profondi anche in assenza di alcol. L’azienda utilizza un tradizionale Alambicco Charentais in rame, che consente distillazioni in piccoli lotti con la massima precisione. Per raggiungere una complessità aromatica paragonabile ai distillati classici, JNPR impiega da due a sei volte più spezie rispetto ai processi tradizionali. È qui che nasce l’intensità gustativa che ha convinto bartender e appassionati.
La filosofia del marchio è inseparabile dalla sostenibilità: bottiglie in vetro leggero, etichette compostabili ottenute da scarti di canna da zucchero e, soprattutto, un progetto di ripiantumazione del Ginepro in Normandia. Dal 2020 a oggi JNPR ha messo a dimora 700 piante, contribuendo non solo alla materia prima del futuro, ma anche alla tutela del suolo e allo sviluppo della biodiversità. Lo scenario in cui si inserisce SPRZ n°1 è quello della crescita del movimento “sober curious”, sempre più forte tra Gen Z e Millennials. Nato quasi per gioco con il Dry January, è diventato un fenomeno culturale globale che sta cambiando anche le abitudini degli italiani.
Oggi 15,4 Milioni di persone nel Paese scelgono una bevanda analcolica anche quando potrebbero ordinare qualcosa di più “forte”. I dati confermano il cambio di passo: tra il 2022 e il 2025 le vendite di vino, birra e alcolici sono calate del 2,7%, mentre le loro versioni “zero” o “light” sono cresciute del 14,8%. Ancora più netto il confronto nel settore spirits: –4,3% per quelli tradizionali, +31,1% per le alternative analcoliche.
Il pubblico è sempre più curioso: il 43% degli Italiani prova o consuma vini a bassa gradazione, percentuale che sale al 47% tra i Millennials. Le bevande completamente analcoliche conquistano il 24% dei consumatori e addirittura il 31% tra la Gen Z. Pur rappresentando ancora una nicchia (0,7% delle vendite nel 2024), il mercato no & low alcol cresce rapidamente: le previsioni stimano un ulteriore +20,3% entro il 2029.
Per Maggiori Informazioni: www.jnprspirits.it
