È stata inaugurata presso la Sala della Pace di Palazzo Valentini a Roma la mostra temporeana di GIOVE - Bellezza e Armonia a ispirare la Pace un primo progetto espositivo della omonima Startup femminile di moda, ideata da Volha Marozava.
La mostra è promossa dall’Associazione Donne For Peace ETS e realizzata con il patrocinio della Città Metropolitana di Roma e di Roma Capitale, sarà aperta al pubblico fino al 19 Settembre dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 17:00, con ingresso libero. L’esposizione è una vera e propria esperienza sensoriale, presenta 12 T-Shirt bianche ricamate a mano, ciascuna con un simbolo universale: dalla Kalyna alla Mela dell’Eden, dall’Occhio al Cuore, fino al Fenicottero. Ogni opera rappresenta una chiave di lettura dell’interiorità umana e un invito a “guardare oltre il visibile”.
“Ogni segno non è solo estetica, ma messaggio. Ogni simbolo può sussurrarti qualcosa che stavi dimenticando”. Spiega il concept artistico. Un percorso artistico che si trasforma in viaggio simbolico e spirituale, arricchito dalle fotografie in bianco e nero di Davide Valente, che raccontano i gesti, le mani e le emozioni dietro ogni creazione. Arricchisce l’esposizione l’opera l’opera “Hug Me” (realizzata con filo spinato) dell’artista Internazionale Francesca Romana Pinzari che ha allestito la mostra in collaborazione con Camilla Bolfe, mentre la realizzazione delle opere è frutto della collaborazione tra professioniste Internazionali, tra cui la ricamatrice Uliana Firitch e i visual designer Anouk Rapaport, Davide Piras e Sara Verdone.
Il Logo di GIOVE è stato pensato come un talismano: un intreccio grafico che rappresenta ciclicità, protezione e appartenenza, riflettendo i valori fondanti del progetto inclusione, cooperazione e creatività femminile. “In un tempo segnato da conflitti e divisioni, l’arte e l’empatia diventa voce di speranza e strumento di incontro. Ogni opera è un filo intrecciato nel grande tessuto della pace” spiega con emozione Volha Marozava, Presidente di Donne for Peace ed ideatrice di GIOVE.
Tra i Partner si evidenzia la collaborazione con la Camera Europea dell’Alta Sartoria CEDAS presieduta dal Comm. Luigi Gallo. Durante la cerimonia d’inaugurazione ha visto la partecipazione di numerose personalità delle istituzioni, della diplomazia, dell’associazionismo, del mondo della progettazione e impresa, dell’arte e della moda che hanno espresso il suo sostegno e incoraggiamento al progetto, tra loro: Silvio Salini (Amministratore Unico Euitalia), Vincenzo La Barbera (Investor Relations & Public Affairs -Mexedia), Tiziana Biolghini (Consigliera delegata alla cultura e partecipazione sociale per la Città Metropolitana di Roma e Consigliera Comunale), Patrizia De Vivo (Presidente della Commissione politiche Sociali, Politiche Giovanili e Legalità Municipio Roma IX Eur), Luisa Laurelli (Assessore alle Politche Sociali del Municipio di ROMA IX Eur), prof. Giustino Setteducati (Pubbliche Relazioni Camera Europea Alta Sartoria), Maria Antonia Spartà (Vice Questore Polizia di Stato), Mattia di Tommaso (Presidente di IDEA EUROPA), Avv. Giuliana D’Antuono (AEREC) oltre a rappresentanti delle Associazioni, della Comunicazioni, del mondo della moda, dello spettacolo e dei media e molti altri ancora.
Particolarmente significativa la partecipazione della Comunità Ucraina composta da 30 donne che coordinate dalla mediatrice Svetlana Pakalyuk la voce dei suoi esponenti ha voluto condividere un messaggio di pace e solidarietà. Un messaggio fondato su quella umanità che ci unisce tutti, oltre il dolore di un conflitto che ci è vicino, e a testimonianza della vicinanza e del sostegno al progetto GIOVE.
“Queste donne, con la loro forza creativa, dimostrano che l’autonomia e la rinascita passano anche attraverso l’arte, il lavoro e la condivisione di valori“ ha dichiarato l’On. Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Turismo, Moda e Relazioni Internazionali di Roma Capitale nonché Consigliere della Città Metropolitana di Roma.
“Il ricamo per me è una passione che prende vita in ogni punto. È un mondo interiore che scelgo di condividere con le persone - ha spiegato Uliana Firitch - Dopo l’inizio della guerra - prosegue - l’Italia è diventata la mia ispirazione: mi ha riportata a me stessa, al mio talento, permettendomi di immergermi di nuovo in esso e, attraverso la bellezza, di svelare la profondità delle emozioni capaci di toccare il cuore di chiunque”.
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Maggiori Informazioni: www.palazzovalentini.it