Dall’incontro tra le arti visive e musicali prende forma la IX° edizione del Lerici Music Festival, si svolge nella suggestiva cornice del Golfo dei Poeti, e che per il secondo anno presenta un progetto d’arte contemporanea in dialogo con il calendario musicale.
Una II° edizione del programma artistico del Festival, sempre a cura di Carlo Orsini e realizzata in collaborazione con Galleria Continua, vede protagonista Arcangelo Sassolino (1967) con la mostra Fratture Armoniche, in programma dal 25 Luglio all’8 Agosto 2025. Il tema scelto dell’edizione 2025 del Festival, Musica e immagine in movimento si riverbera nel progetto espositivo: Fratture Armoniche propone una riflessione sul rapporto tra immagine, suono e movimento, e del cortocircuito che si crea tra la percezione di una immagine in movimento tramite il suono e la potenza evocativa del suono nel generare un’immagine mentale.
Le opere di Sassolino generano esperienze visive inaspettate, dove la materia è spesso sottoposta a una condizione particolare di tensione e fragilità, sembra “cantare”. A guidare la scelta delle opere e la costruzione concettuale del progetto artistico è il pensiero di Dave Higgins, rappresentante del Gruppo Fluxus che ha teorizzato il concetto di intermedia come «termine non prescrittivo (…) ma una possibilità ovunque esista il desiderio di fondere due o più media». Prendendo le distanze dalla logica della gesamkustwerk (opera d’arte totale), la mostra si concentra sull’interazione di suono e immagine in movimento e sulla capacità di generare un’arte intermediale, dove nessun media prevale sull’altro.
Le
opere di Sassolino manifestano un livello di tensione, sospensione,
imprevedibilità e pericolo. Nella misura in cui il fallimento è
sempre una possibilità concreta, le sue opere incorporano
materialmente un aspetto ineludibile della condizione umana. La
mostra si apre nel cortile della Villa con la grande installazione
Piccolo Animismo, realizzata da Arcangelo Sassolino nel 2011
per Il Museo Macro di Roma ed esposta a Venezia in occasione della
17. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia.
Una turbina soffia e aspira aria nel grande parallelepipedo composto
da lastre di acciaio inossidabile e saldate tra loro. Un movimento
ciclico d’immissione e sottrazione d’aria in pressione determina
un’evidente alterazione del volume della struttura metallica, fino
al raggiungimento della tensione massima, che si manifesta con un
forte impatto sonoro, una sorta di tuono indotto artificialmente.
Con
Piccolo Animismo Arcangelo Sassolino crea una scultura
“generatrice di forme”, capace attraverso il movimento di forzare
la materia fino al limite di massima tensione, creando nello
spettatore l’attesa del manifestarsi dell’azione. La mostra
prosegue al primo piano di Villa Marigola, nelle sale già
interessate dalla personale Memotopography di Carlos
Garaicoa lo scorso anno, dove è raccolta una selezione di dieci
opere di Arcangelo Sassolino che approfondiscono il tema della
percezione della tensione visiva e sonora attraverso l’accostamento
di materiali opposti, come gomma e ferro, carta e acciaio, vetro e
pietra, come nell’opera Sospensione della
scelta (2025). In tutti i lavori, nonostante si
avverta la possibilità di un collasso imminente, Sassolino non
giunge mai al punto di rottura.
La
mostra si conclude con una raccolta di opere grafiche, dal titolo
Azione / reazione (2023), rappresentazione dell’esplosione
della cera sulla carta. Agli occhi dello spettatore le carte di
Sassolino appaiono come un grafico del rumore, in cui suono e
movimento sono cristallizzati, ma pur sempre in potenza. Lo stesso
artista afferma: “Ciò che cerco di catturare è il cambiamento
di stato, quell’istante in cui una cosa diventa qualcos’altro,
quell’energia e quel potere che esistono nel lampo di assoluta
instabilità tra due momenti di equilibrio che sono il prima e il
dopo”.
Per Maggiori Informazioni: www.lericimusicfestival.org
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