Recentemente è stata celebrata la fine dei lavori che hanno visto coinvolto il Giardino di Pojega di Villa Rizzardi situato nella località di Pojega nella Valpolicella.
Un vero e proprio gioiello Green immerso nella storia dell'arte e dei giardini Italiani, tornato da tornare a risplendere dopo tre anni di lavori che hanno impegnato professionisti altamente specializzati. L'ambizioso progetto di restauro infatti è stato tra i 120 ammessi ad accedere ai fondi del bando PNRR per la valorizzazione di Parchi e giardini storici (tra oltre mille candidature). Un recupero fortemente voluto dal Conte Agostino Rizzardi per riportare agli antichi fasti un monumento d'arte vivente, restituendolo alla sua funzione originaria di luogo vivo, concepito per destare meraviglia e contemplazione.
A quasi 250 Anni dalla sua nascita, il Giardino di Pojega è ancora di proprietà della stessa famiglia. Fù commissionato nel 1783 dal conte Antonio Rizzardi al noto Architetto Luigi Trezza, e disegnato con l'obiettivo di intrattenere gli ospiti attraverso continui colpi di scena, avviando un dialogo con la natura e le architetture naturali. Trezza ha organizzato lo spazio su tre livelli paralleli, sfruttando i terrazzamenti che seguono la morfologia della collina. Le principali architetture del giardino attuale, di 54.000 Mq., rispecchiano fedelmente quelle del progetto originario, come si vede dalle tavole custodite presso la Biblioteca Civica di Verona, dove sono riconoscibili il Belvedere, il Tempietto, il Teatro di verzura e il Laghetto. Tra questi elementi architettonici, spicca il Teatro di verzura, fedele al progetto originario, ottimamente conservato, di dimensioni e disegno unici al mondo. Realizzato ancor prima dell’attuale Villa Rizzardi - già in epoca di nascente Romanticismo - il Giardino di Pojega coniuga uno degli ultimi esempi di giardino formale all’Italiana con un parco romantico all'Inglese.
Il Conte Agostino Rizzardi ha accolto i graditi ospiti della serata, affermando: “Essere custodi di un gioiello dell'architettura del verde unico al mondo come il Giardino di Pojega è una grande gioia e anche una responsabilità che sento forte nei confronti del patrimonio culturale italiano e della mia famiglia. Per me rappresenta una sfida importante, perché il restauro è solo il primo passo di una serie di iniziative messe in campo per rendere il giardino più fruibile da un pubblico sempre più ampio. Oggi il Giardino di Pojega è al massimo del suo splendore poiché le architetture del verde sono pienamente compiute e dialogano strettamente con gli elementi architettonici originali, oggi restaurati “.
Ha poi illustrato alcune tra le novità: dalla Web App per accompagnare il visitatore, al portale Internet interattivo, fino ai diversi appuntamenti già in calendario. Alla serata inaugurale sono intervenuti alcuni tra i protagonisti di questa storia di rinascita, come l'ingegner Filippo Giustiniani, direttore dei lavori, l'architetto paesaggista Giuseppe Rallo, che ha curato il restauro del verde, moderati dall’Architetto Daniela Cavallo, esperta del Trezza.
La Famiglia Rizzardi ha colto l’occasione per omaggiare l’artista Miguel Berrocal (1933-2006) e il lungo periodo di vita trascorso a Villa Rizzardi (dal 1967 al 2004), installando nell’atrio della dimora la scultura in bronzo Sainte Agathe II (Opus 103) (1964-1968). Donna Cristina Berrocal, moglie dello scultore Spagnolo, intervenuta all’evento, ha ricordato e commentato il valore dell'abitare in un luogo ispirazionale come Villa Rizzardi e il Giardino di Pojega.
“Villa Rizzardi si trasformò per me in una macchina per vivere, pensare e sognare. A chi voleva visitare il giardino, l'ingresso era sempre garantito, perché non potevamo godere di un tale privilegio senza condividerlo in qualche modo con gli altri - ha letto Donna Berrocal dalle memorie inedite del marito, aggiungendo - È sempre stato questo il vero valore del Giardino di Pojega e ringrazio il conte Rizzardi per averlo riportato alla grandiosità originale. Tornare oggi a Villa Rizzardi è per me un’emozione profonda. Per quasi quarant’anni questo luogo è stato la nostra casa, il nostro rifugio, il cuore della nostra famiglia”.
Per Maggiori Informazioni: www.pojega.it
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