Dopo il successo del Le Koji, aperto in zona Cipro nell’estate 2024, lo Chef e imprenditore Giapponese Koji Nakai si prepara a lanciare un’interessante novità all’interno del suo primo ristorante Romano, Nakai, nei pressi del Vaticano, andando ad ampliare ulteriormente l’offerta: dalla contaminazione tra cucina Giapponese e laziale all’izakaya (Ie Koji) con le ricette della mamma e della nonna, per arrivare a Kiwami, un nuovo ristorante nel ristorante.
Il Ristorante Nakai che da Febbraio prenderà vita un nuovo progetto. Si chiama Kiwami e, come dice lo stesso chef, “si tratta di un ristorante nel ristorante”. Kiwami si sviluppa in una sala indipendente, portando l’ospite in un ambiente completamente a sé da tutto il resto del locale. Un’atmosfera soffusa, con pareti scure, che ricorda il bosco, piante che cadono dal soffitto e un grande tavolo sociale da 14 posti. A dirigere i lavori l’architetta Susan Berardo, che ha messo in pratica le richieste dello Chef: “In questa sala le persone possono lasciarsi alle spalle il caos della città non per fare una semplice cena, ma per un’esperienza immersiva dove la tavola è davvero protagonista”, spiega Nakai, che qui può mettersi a completa disposizione dell’ospite.
“Trattandosi di una sala a sé, le persone ricevono un trattamento esclusivo, quindi si sentiranno speciali: chi siede a tavola sentirà il rumore delle preparazioni e avrà un contatto diretto con me” prosegue lo Chef che, appunto, avrà un bancone di lavoro accanto al tavolo sociale, eseguendo parte delle preparazioni e ogni impiattamento proprio di fronte all’ospite, così da far vivere un’esperienza completa.
Sedendosi al tavolo sociale di Kiwami, all’ospite viene proposto un percorso degustazione stile omakase, che letteralmente significa “mi affido a te”: l’ospite, quindi, si affida a Chef Nakai che mensilmente cambia il menu, per seguire strettamente la stagionalità. Grande conoscitore della materia prima, Chef Nakai sceglie i fornitori in base al prodotto, talvolta facendosi arrivare ingredienti direttamente dal Giappone.
La sua è una cucina fortemente contaminata: base Giapponese ma con continue influenze Italiane e Internazionali, alla ricerca di un’armonia di sapori. Inizialmente il menu degustazione sarà di 6-7 portate, a un costo di € 80, con possibilità di pairing con vino e soprattutto con sake, sempre più richiesto dai clienti e la cui carta conta circa 20 etichette che arrivano dal Giappone.
Tra i piatti che si potranno assaggiare il tataki di ricciola giapponese cotto sulla brace, abbinato per esempio a melanzane e puntarelle, o gli uramaki con tempura di zucca e radicchio, top di burrata, chips di fiori di zucca e semi di zucca e salsa teriyaki, passando per portate ricche di umami come i tagliolini con funghi porcini e vongole, brodo di funghi e Kastuodashi.
Per Maggiori Informazioni: www.nakairoma.com
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