EARTH Foundation presenta fino a Sabato 1 Marzo 2025, la mostra "Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America". Il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e con l’Università di Verona - Dipartimento Culture e Civiltà, è concepito appositamente per gli spazi della Stazione Frigorifera Specializzata di Verona, con la curatela di Federico Zanoner e Luca Bochicchio.
La “sete di Futurismo” accompagna l’artista fino a Rovereto, dove nel 1919 fonda la Casa d’Arte Futurista Depero realizzando un’incubatrice d’arte totale che dalla pittura si estende fino alle arti applicate e decorative. Ne sono testimonianza in mostra l’allestimento del Cabaret del Diavolo a Roma del 1922 e la decorazione del Bar Bristol a Merano del 1924.
Negli Anni' 20 grazie all'arte pubblicitaria, Fortunato Depero inaugura una felice collaborazione con diverse aziende, tra cui con Campari, dove l’artista mette in campo l’ironica fantasia creatrice che lo rende celebre e che contribuisce al successo internazionale dell’iconico aperitivo.
Nel 1928 Fortunato Depero approda a New York, rispondendo alla “fame di America” che da anni lo assilla. Immerso nell’atmosfera della Grande Mela, caratterizzata dai fast-food, dal proibizionismo e dai banchetti nei grattacieli, l’artista si dedica a decorazioni di ambienti e ristoranti, intavolando strategie per promuoversi e intercettare commissioni e affari.
Il rientro in Italia avverrà nel 1930 e porta a un affondo dedicato al tema del cibo, osservato sia attraverso le originali ricette illustrate ispirate alla cucina futurista di Filippo Tommaso Marinetti e Fillìa, sia con un ritorno a motivi più tradizionali, quali le scene di osteria ispirate dal contesto Trentino.
Il percorso di mostra si conclude negli Anni' 50 attraverso altre esperienze pubblicitarie, tra le quali spiccano l’intensa collaborazione con le Cantine Cavazzani e con Braibanti, azienda produttrice di macchinari per la lavorazione della pasta.
Per Maggiori Informazioni: www.earth-foundation.org
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