Marco Montemaggi curatore Museo Zordan: “Il Museo Zordan rappresenta un nuovo tipo di Museo d’impresa nel panorama europeo di questo settore. L’originalità rappresentata da questa esposizione parte dall’azienda e dalle sue caratteristiche produttive peculiari. Questo Company Museum rappresenta un cambio di paradigma espositivo focalizzato non tanto sulla presentazione dei prodotti iconici ma sui processi e la funzione progettuale dell’azienda, la sua storia intrecciata al territorio e infine sulla sostenibilità, orizzonte e valore fondante per questo Brand.”
Il
Museo Zordan desidera racconta un nuovo modo di fare impresa,
definito “a prova di futuro”. Il flusso narrativo infatti si
snoda lungo le tre stanze del Museo, illustra tre elementi di
sviluppo dell’azienda:
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Timeline
L’intreccio delle linee temporali narra lo sviluppo
dell’impresa e delle sue strategie in un continuo rapporto di
interconnessione valoriale con il territorio di origine e vuole
rappresentare quanto il territorio di appartenenza può contribuire a
plasmarne i primi stadi evolutivi.
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Wunderkammer
La “camera delle meraviglie” è all’origine del
concetto moderno di Museo e vuole rappresentare, in questo caso,
attraverso un’esperienza immersiva, come l’azienda interpreta la
propria filosofia e i propri valori calandoli nei propri processi
operativi e strategici. L’installazione multimediale, curata da
Muse Factory of Projects, è un viaggio nello spazio-tempo e,
insieme, il racconto di un metodo.
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Art for Sustainability
Uno spazio temporaneo creato per trattare
il tema della sostenibilità attraverso l’universale linguaggio
dell’arte. L’allestimento, con cadenza biennale, approfondisce
uno specifico tema, oggetto di studio dell’azienda, che è
rappresentato attraverso un distinto linguaggio artistico. In questa
prima edizione si assiste ad un dialogo intergenerazionale attorno al
cambiamento climatico. In una prima installazione, curata da Denis
Curti, la fotografa Elisabetta Zavoli racconta la fragilità
climatica attraverso una prospettiva del tutto nuova. Nella seconda,
curata da Cristiana Colli, tre giovani autori provenienti
dall’istituto ISIA U di Urbino raccontano un modo di realizzare
accessori innovativo e cruelty-free, con impatto positivo sul
cambiamento climatico di Miomojo, azienda B Corp di Bergamo
vincitrice del premio Zordan Sustainability Award 2022.
Il workshop vuole raccontare così un nuovo approccio alla Museologia d’impresa attraverso gli interventi dei curatori, collaboratori ed artisti che, insieme alla proprietà, hanno lavorato per creare questo innovativo museo d’impresa.
Per
Maggiori Informazioni: www.zordan1965.com
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