Gli abiti rappresentano il colore, movimento, geometrie e asimmetrie, innovazione ma anche apertura al colloquio con altri Istituti, in una storia di sinergie che ha portato sulla stessa passerella anche dodici stole in lino e seta, nate sul filo di un racconto che è partito dalla creatività e dal disegno degli studenti del Liceo Artistico Carlo Anti di Villafranca di Verona (interpreti dei dipinti di Fortunato Depero, uno dei massimi esponenti del movimento Futurista) e ha “passato la mano” ai coetanei dell’I.S.I.S. Istituto Paolo Carcano di Como, che hanno elaborato i disegni per renderli un prodotto finito grazie alla collaborazione con la Stamperia di Lipomo.
Una collaborazione assolutamente costruttiva in termini di alternanza scuola lavoro che ha visto protagoniste anche le aziende: accanto alla citata impresa tessile situata nel cuore del comasco sono scese in campo tre imprese venete (Fedon, Ggz e Ger.ba), che hanno messo a disposizione degli studenti - per aiutarli a progettare e produrre in ottica di eco-design e di economica circolare - materiali fine serie che si sono dimostrati essere una preziosa risorsa, oltre che per l’abbigliamento anche per borse e accessori.
La
sfilata è stata promossa e supportata dal Comitato
Education di Confindustria Moda,
la federazione che riunisce le sette
associazione dell’industria della Moda e dell’Accessorio Made in
Italy: in questo modo le eccellenze produttive dell’Italia si sono
dimostrate parte attiva nel promuovere la sinergia tra le parti
all’interno di Expo Training, fiera che mira a promuovere le
relazioni all’interno della “filiera delle competenze” e
contribuire all’incontro fra i rappresentanti degli ecosistemi
dell’educazione, del lavoro e della formazione.
“Questa
sfilata è espressione concreta del fatto che dal patrimonio
artistico e culturale italiano possono nascere creazioni eccellenti
anche nel settore della moda e dell’accessorio. La nostra eredità
artistica rappresenta l’anima e il cuore del Paese ed è nostro
compito lavorare affinché possa incontrare la creatività e le
capacità dei ragazzi che frequentano le scuole di moda in Italia.
Questa è una delle strade che, come Comitato Education di
Confindustria Moda, stiamo percorrendo per supportare le aziende del
settore nel superare la crescente difficoltà di trovare le
competenze richieste, sostituire i professionisti che presto andranno
in pensione ed essere pronti per la transizione industriale che le
nuove sfide della digitalizzazione e della sostenibilità
richiedono”, ha commentato Paolo
Bastianello,
Presidente del Comitato Education di Confindustria Moda.
Per Maggiori Informazioni: www.confindustriamoda.t