Tre coppie di ballerini e una ballerina solista hanno danzato accompagnati da quattro musicisti, interpretando stili diversi che hanno spaziato tra tango, salsa e boogie woogie. Per ogni ballo è stata posta a terra una tela da pittura su cui la coppia di ballerini ha danzato dopo aver passato i piedi nudi in colori naturali: in questo modo, ballando, si sono creati disegni, impronte, segni improvvisati di colore sulla tela in una manifestazione grafica dell’unione tra musica e danza. Alla fine del gesto sono state prodotte sette tele che non hanno come contenuto paesaggi o ritratti, ma sono l’espressione stessa dell’armonia delle arti.
Teloni impermeabili sono stati posti sotto alle tele così da non arrecare nessun danno alla piazza e non c’è stata amplificazione della musica così da non disturbare i passanti, creando una garbata curiosità che li ha spinti ad avvicinarsi.
“Dancing on canvas” è stata una performance gentile ed al tempo stesso elegante, un inno alla bellezza che ha portato dei momenti di svago e distrazione in quello che è uno dei punti nevralgici e più affollati della città di Milano, la stazione centrale. Una dimostrazione di come il bello e l’arte si possano manifestare nei luoghi più inaspettati e portare un sorriso e sollievo alle preoccupazioni di tutti i giorni.
Marilù S. Manzini, è un' artista poliedrica che segue molteplici filoni di ricerca artistica, muovendosi tra reale e immaginario, denuncia sociale e provocazione, è tornata dopo la performance MONEY a portare un messaggio nelle piazze milanesi: se a dicembre aveva voluto, con una critica e una riflessione collettiva, porre l’accento su quello che è il ruolo del denaro nella nostra società, ora “Dancing on canvas” invece è stato un gesto di speranza e un invito a cercare la l’arte nei piccoli gesti e nella vita di tutti i giorni che può sempre nascondere un’inaspettata bellezza.
Per Maggiori Informazioni: www.marilumanzini.com
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