giovedì 16 marzo 2023

#MFW: Beatrice .b A/I 2023-24

Tratti canonici del posh, che sintetizzano l’idea di privilegio e d’èlite proveniente dalla Borghesia Inglese, vengono sradicati dal loro ruolo di statement posizionante, diventando centro dell’espressione di un’estetica libera ed inclusiva.











Beatrice .b è l’emblema del Lusso contemporaneo, racchiuso in un Design misurato e al tempo stesso concettuale, che non ha paura di contaminarsi con sistemi in antitesi tra loro. Tale narrazione sfocia nello studio del significato, più che dell’apparenza, sussurrando che la qualità, il tempo, la semplificazione e la cura non sono dettagli, ma contenuti rigenerativi.

Lo sfarzo e l’eccesso cedono il posto ad un Design Deluxe, fatto di forme rilassate con tutto lo charme dell’informalità, dove il basic viene re-immaginato ed elevato. Ogni palette è l’insieme di toni d’Heritage mixati a tinte volutamente di rottura: il testa moro e il lime, il taupe e l’arancione, il grigio e il kiwi e il blu e il bianco ottico mostrano l’essenza cromatica di Beatrice .b, da sempre tesa tra tinte raffinate e forti contrasti. Il monogram diventa un fil rouge all’interno della Collezione, inserito nella trapuntatura dei piumini locally made, negli intarsi dei maglioni in pura lana e nei pigiami con stampa monocolore.

Gli accessori in pelle fino alle laminature su Denim e maglieria, l’oro viene legato a capi rilassati ed urbani. Il giapponismo è l’ispirazione per stampe concettuali e precise, comunicando anche qui il desiderio di pulizia e semplificazione. La seta plasma abiti dove le stampe floreali vengono sfocate, in un senso di fusione quasi a segnare un rimando all’astrattismo. Dettagli e materiali provenienti dal mondo active sono alcuni dei tanti concetti contrapposti al posh: leggings con maxi ghette, abiti e top aderenti inneggiano alla congiunzione tra femminile e funzionale.

La sostenibilità diventa in pieno un argomento di Collezione: la pelle, la pelliccia e il montone, altri concetti molto associati all’estetica posh, vengono rielaborati in chiave Animal Friendly. Il cupro - definito anche “seta vegana” - viene proposto in fibra riciclata in abiti, camicie e pantaloni, le stampe si riconfermano sostenibili con tessuti e processi di tintura certificati e fibre riciclate e rigenerate plasmano capospalla e soffici maglie.

Per Maggiori Informazioni: www.beatriceb.com