In occasione della 30° edizione di Tipicità Festival che si è svolto al Fermo Forum, è stata anche l' occasione per visitare l' entroterra con una visita guidata nella località di Numana (AN) per una degustazione all' Azienda Agricola Conte Leopardi Dittajuti.
L’Azienda Agricola Conte Leopardi Dittajuti è di proprietà dell’antica Damiglia Leopardi Dittajuti ed è stata tramandata di padre in figlio per moltissime generazioni. L' area di produzione con sede dell’azienda è situata a Numana (AN) all’interno del Parco del Conero e sul versante meridionale del Monte stesso, in una zona tra le più suggestive che si affacciano sul Mare Adriatico. La Produzione annuale consiste in circa 3.500 ettolitri di vino, che viene commercializzato con diverse etichette. Il vino di punta è sicuramente il Rosso Conero Doc, ottenuto da cloni autoctoni del vitigno Montepulciano e presentato in differenti versioni, che si differenziano per periodo di vendemmia e tecnica di affinamento.
La
storia di questa azienda ha origini antiche ed è ovviamente legata
alla famiglia dei Conti Leopardi, che vanta origini antichissime,
secondo cui essa giunse in Italia da Bisanzio, con i cavalieri
Teutoni, alla metà del IV Secolo d.C., prima in Sicilia e poi a
Roma. Un suo rappresentante, Leopardo de’ Leopardi, fu inviato dal
Papa Innocenzo I e nominato primo vescovo di Auximum, l’odierna
Osimo, antica cittadina di origini picene, in cui fervevano riti
pagani. Il Vescovo riuscì a convertire la cittadinanza, ma pagò i
suoi successi col martirio, avvenuto nell’anno 405 d.C.
Il
fratello Gottobuldo ed i suoi famigliari, giunti ad
Osimo al suo seguito, vi stabilirono fissa dimora, sfruttando il
ricordo e la popolarità dell’ importante prelato, che nel
frattempo era diventato il Santo Patrono della Cittadina. Ancora oggi
le sue spoglie, che si trovano in un antico sepolcro a bassorilievi
marmorei, vengono custodite nella cripta del Duomo.
Lo stemma della casata raffigura un Leopardo che reca una croce, per ricordare il sacrificio del Santo. Nei secoli, l’autorità ed il patrimonio dei Leopardi crebbe costantemente. I nomi dei suoi rappresentanti si alternano negli annali comunali, per ricoprire cariche militari e di governo, l’amministrazione pubblica, e, naturalmente, di gestione di possedimenti agricoli.
Nel 1200 venne
concesso ad un Gottiboldo il titolo di Conte di Senigallia. Poi, nel
1459, Pierdomenico Leopardi ebbe il titolo di Conte Palatino. Nel
1864, il bisnonno dell’attuale proprietario, il conte Giulio
Leopardi, ricevette una grande patrimonio in eredità da un parente,
il conte Giuseppe Dittajuti, con l’obbligo di aggiungere al suo
cognome quello dei Dittajuti, che altrimenti si sarebbero estinti.
La degustazione è proseguita con altri vini della Cantina,
presso il Ristorante Della Rosa situato a Sirolo (AN) con un Menù
dedicato alle prelibatezze della Riviera del Conero. Il ristorante
offre una cucina genuina, basata sull' alta qualità delle
materie prime e tutta la passione che Giorgio Tucci, proprietario e
Chef del locale, mette in tutte le sue proposte.
Per Maggiori
Informazioni: www.conteleopardi.com - www.ristorantedellarosa.it
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