Barnaba è un posto da scegliere certamente per la grande selezione fatta in ambito enologico, ma anche per la proposta gastronomica che ora porta la firma di Valerio Ragusa, giovane chef che ha maturato interessanti esperienze in diverse cucine romane. Il cibo e l’esperienza che nasce intorno ad esso, rappresentano per Barnaba i due elementi fondamentali che lo rendono un luogo conviviale dove stare bene “a tavola” mangiando dei piatti buoni, di sostanza e realizzati con prodotti di qualità. Il menù, che si divide tra le proposte dell’aperitivo e quella della cena, racconta una cucina popolare ma non troppo, in cui i grandi classici della tradizione si alternano a piatti più ricercati.
E parlando di piatti certamente non
mancano quelli che in questi anni sono diventati i classici di
Barnaba, come il Roastbeef Club Sandwich con patatine fritte home
made o le Polpette di bollito, a cui se ne aggiungono altri che
prendono forma attingendo dalla memoria regionale ma anche personale.
Come quella minestra di pesce con i quadrucci che è un po’ la
madeleine di Fabrizio, un suo ricordo che qui ha trovato “casa”
con la Calamarata in zuppa di pesce. Per gli amanti della romanità
ci saranno sempre in carta, a rotazione, i classici come Carbonara,
Matriciana o Grigia ma il menu si esprime al meglio anche con
preparazioni più contemporanee come i Pici con ragù bianco di
anatra, crema di parmigiano e riduzione di porto o l’agnello,
puntarelle e maio alle alici o Saltimbocca d’animella. E per
centrare a pieno il conetto del “comfort food” sarà sempre
presente nel menù una zuppa del giorno realizzata in base alle
disponibilità del mercato stagionale.
Nessuno sconto alla
golosità neanche per chi sceglie Barnaba per l’aperitivo,
disponibile tutti i giorni a partire dalle 18.30 che qui ha una carta
dedicata fatta di fritti in cartoccio (moscardini, friggitelli,
stripes di pollo o crocchette di baccalà), baccalà mantecato,
aringa affumicata, salmone, paté di fegatini, pane, burro e alici e
poi (se disponibile!) l’imperdibile giardiniera di Pagliardi.
Il Sabato e Domenica l’orario è no stop, quindi sempre aperti dal pranzo al dopo cena. Per il pranzo, oltre alla formula classica dei piatti da scegliere dal menù, si aggiunge il brunch che qua è servito in una cassettina di legno, dove trovano spazio 5 piatti selezionati di volta in volta dallo Chef. Ma Barnaba, nel weekend, diventa la meta ideale per dedicarsi una merenda o una sosta pomeridiana da fare sorseggiando un calice da abbinare a un tagliere di salumi e formaggi. E parlando di calici, qui ci sarà da sceglie in una carta dei vini, fatta di referenze artigianali con alcune bevute anche estreme, provenienti da zone spesso sconosciute, che si aggira intorno alle 380 etichette. A queste, si aggiunge la mescita del giorno scritta sulla lavagna che, a rotazione, solitamente permette di assaggiare anche due Champagne, a prezzi assolutamente ragionevoli.
Barnaba è nella Guida Ristoranti d’Italia 2022 del Gambero Rosso, ed è stata premiata col prestigioso riconoscimento delle Tre Bottiglie.
Per
Maggiori Informazioni: www.barnabawinebarecucina.it