È un racconto di amori, intrighi, paradossi ed elegante ennui, ambientato sullo sfondo di ville lussuose, spiagge isolate, macchine veloci, yacht e locali esclusivi. Françoise Quoirez era proprio quel tipo di scrittrice. Un’adolescente ingovernabile, fanatica di Proust, Stendhal, Gide e Camus, era stata espulsa due volte da scuola (una volta per aver impiccato un busto di Molière). A 17 Anni, non avendo conseguito la maturità, fu obbligata a rinunciare alla tradizionale vacanza di famiglia per rimanere a casa a studiare. Privata di quei lunghi e lenti mesi estivi nella casa al mare, ci andò con la mente. Sotto lo pseudonimo di Françoise Sagan, il suo immaginario estivo si materializzò in “Bonjour Tristesse”, il capolavoro letterario che scosse lo status quo della società dell’epoca. E il film tratto dal libro, diretto da Otto Preminger, è diventato un Cult.
La
protagonista
della
storia,
Cécile,
può godere
di tutti
i
passatempi
edonistici
che
l’autrice
avrebbe
potuto
vivere in
vacanza e scopre che rimane tempo a
sufficienza per una autoanalisi. Max Mara per la Collezione P/E 2022
costruisce la figura sartoriale di una Cécile de
nos jours:
la ribelle
borghese.
Lo stile
della
Sagan, easy
beatnik
chic,
rimanda ai
classici
del
workwear;
la blusa
da
pescatore, la giacca da artigiano, i
pantaloni e le tute da lavoro vengono reinventate con la finezza del
prêt-à-porter. In tela arricciata,
impeccabile
popeline e
denim,
questi capi
sono
caratterizzati
da precise
cuciture a
contrasto.
Tank tops
e sandali
maschili
con suole
chunky
completano
il Look
da Bad
Girl.
Gli
Chiffon
sono talvolta
ricamati con
delicate
piume offre
un
contrappunto
al
workwear.
La palette
cromatica
spazia dal
sabbia al
cuoio e
dal navy
al nero,
con tocchi
di giallo
e arancio
che
richiamano il lungomare soleggiato. Gli
ombrelloni sono l’ispirazione per disinvolti Total Look in audace
tela a righe. “Ora siamo tutti
esistenzialisti”, hanno dichiarato alcuni dei più importanti
filosofi moderni. Sicuramente, nell’ultimo anno e mezzo,
abbiamo
imparato
alcune cose
sull’importanza
della
libertà
interiore,
proprio
come
Françoise
Sagan. Il
milieu di
cui scrisse
ha spinto
un critico
letterario
a
soprannominarla
“un’esistenzialista
che vive
in un
hotel di
lusso”.
Per Max
Mara è
la
definizione
del giusto mix
tra tensione intellettuale
e Lusso edonistico.
Per
Maggiori Informazioni: www.maxmara.com





