Fin dalle prime fasi del progetto ACT N°1, le ruches sono state costantemente presenti in passerella come simbolo della protesta contro i matrimoni tra bambini, consuetudine diventata questione preoccupante per il mondo intero. Frammenti ed elementi di un abito da sposa sono applicati ad una giacca o ad una felpa come elemento di coercizione per negare a un adolescente il diritto all'istruzione, a diventare un avvocato o semplicemente una ragazza.
Un altro simbolo trasformato in icona sono i soggetti pittorici tradizionali come il "Paesaggio" e le "Peonie" stampati su raso di seta e duchesse. Stampati e applicati ad un capospalla, su abiti strutturati a camicie di seta. Le crinoline sottogonna ottocentesche usate sotto i trench riportano le donne all'idealizzazione e alla restrizione. Eppure, il finale dello spettacolo rappresenta una svolta dalle gabbie imposte che ci seguono costantemente.
Accessori dai dettagli metallici come collane-cintura, orecchini ad anello, cinture doppie sono dettagli di ribellione al conservatorismo. I pantaloni cuciti su gonne stampate, reggiseni giacca/abiti, pantaloni sottoveste elementi ibridi doppi sono i capi dominanti nella Collezione.
Le nuove calzature per la sfilata sono state create per la prima volta come ACT N°1 x KALLISTÈ. Le scarpe Kallisté, marchio italiano con una lunga tradizione calzaturiera, sono state ''vandalizzate' dagli anelli in metallo ACT N°1 in una capsule composta da sandali con tubolare e infradito in bio nappa, mentre sandalo mignon e tronchetti sono in nappa naturale.
Per Maggiori Informazioni: www.kalliste.shop
