domenica 13 dicembre 2020

The Meat Market: Raddoppia, e apre il suo nuovo locale nel quartiere Nomentano

La filosofia del Meat Market sbarca nel regno “dell’aperitivo post-lezione universitaria” e promette di sconvolgere il Trend fino ad ora in voga nella zona.


Il Meat Market nasce dall’idea di due imprenditori di origine Pugliese, Anita Nuzzi e Vito Fiusco, con l’intento di introdurre, nel ventaglio di proposte enogastronomiche della Città Eterna, le atmosfere delle tipiche Steakhouse Statunitensi, per offrire la migliore carne in un ambiente con un servizio da ristorante. Aperto nel Luglio 2018, il primo locale nel quartiere Testaccio riscuote, fin da subito, un successo travolgente tanto da far maturare, nei due proprietari, l’idea di aprire un secondo locale nella zona nord-est della Capitale, sfidando anche l’attuale periodo di emergenza e la crisi.


Sfidiamo questo periodo aprendo un secondo The Meat Market per dare un forte segnale in un momento che sappiamo essere molto difficile per la ristorazione - afferma Anita Nuzzi - Rispetto al passato, abbiamo deciso di metterci la faccia per dare, con questa nuova apertura, un’identità più forte alla nostra idea di ristorazione”.

Una vera e propria sfida, quindi, quella intrapresa dai soci Pugliesi e che partirà - nel nuovo locale - oltre che dal pranzo, anche dall’asporto e il Delivery, replicando un modello già collaudato con il locale di Testaccio, grazie anche al grande lavoro di social media marketing intrapreso sui canali social del The Meat Market fin dai primi mesi del Lockdown.

Al The Meat Market la carne arriva direttamente dal banco presente nel locale, per trasformare il cliente in un vero e proprio Butcher, potendo egli stesso scegliere il taglio e la provenienza della materia prima.

Un giro del mondo alla scoperta di carni che arrivano dalla Spagna, dagli Stati Uniti, dall’Argentina ma anche, e soprattutto, dalle regioni italiane come il Piemonte, le Marche e, naturalmente, la Puglia. Accanto al banco, ci sono i cosiddetti “stagionatori”, le speciali celle frigorifere per le lunghe frollature: dai 30 ai 60 fino a superare i 90 giorni, durante i quali le fibre muscolari della carne si distendono ed iniziano i processi chimici che portano ad una maggiore tenerezza delle carni conferendone un sapore più spiccato.

Dalla scelta dei materiali al design, l’ambiente del nuovo locale del The Meat Market rispecchia il classico stile Urban, minimal ed essenziale, tipico degli Anni ’50, caratterizzato dal recupero degli spazi di ex magazzini, uffici e industrie per essere riutilizzati come locali dover far sorgere ristoranti e bar.

Guardare il menu del The Meat Market è come ripercorrere un viaggio partendo dai Paesi più remoti del pianeta per approdare, sempre e comunque, al sud Italia. Tra tradizioni della cucina romana e pugliesi, ecco che vengono fuori le due anime di Anita Nuzzi e Vito Fiusco, originari di Taranto ma trapiantati a Roma da ormai diversi anni e che curano personalmente il menu del locale.

Crediamo fortemente nelle tradizioni e nei prodotti agroalimentari della nostra regione - spiega Vito Fiusco - Anche da qui, il legame con il nostro territorio è fondamentale, per questo importiamo dalla Puglia prodotti di tanti piccoli produttori locali che hanno conosciuto la realtà del The Meat Market e ne sposano appieno la filosofia. Il risultato è quello di portare in tavola prodotti alimentari sani e genuini, oltre che buoni”.

Ecco così che troviamo, tra gli antipasti, accanto a piatti come le crocchette di Pulled Pork e i Fried Chicken Sticks, anche la Burrata Pugliese su estratto di pomodoro, crostini di pane casereccio, pomodorini confit e olio evo al basilico oppure la Frisella con stracciatella di burrata, capocollo martinese, estratto di pomodoro e olio evo al basilico.

E ancora troviamo tra pregiatissimi tagli di carne come la Wagyuletteralmente “manzo giapponese” (和牛 Wagyū, dal giapponese "wa": Giappone, e "gyū": bue), o la Galiziana, caratterizzata da grasso spesso e dal colore giallo intenso, anche le tipiche Bombette Pugliesi su cime di rapa.

Menzione a parte meritano i Burgers (dai 150gr ai 500gr) con i bun forniti dall’Antico Forno Roscioli, e si può scegliere tra le varianti: classico, ai cinque cereali o senza glutine. Tra tutti, spiccano il “Puglia”, hamburger di manzo (200gr) burrata intera, capocollo, pomodori secchi home made e cime di rapa ripassate, il “Bello de nonna” ripieno di polpette al sugo con grana a scaglie racchiuse in un fragrante pane pizza e il “Tartare Burger” con battuto di manzo al coltello, stracciatella di burrata, pomodori confit, rucola e olio evo al basilico.

Per Maggiori Informazioni: www.themeatmarket.it