In un momento
particolarmente difficile e caratterizzato da poche certezze,
l’imprenditore Lucio Giordano ha voluto sfidare la crisi aprendo il
Ristorante Re Santi e Leoni situato a Nola (NA): un investimento per
il futuro coraggioso, dettato dalla volontà di voler diversificare
il suo Business finora legato ai ristoranti Giapponesi dell’insegna
Misaki, rispettivamente a Pompei, Salerno e Sorrento.
Una decisione non facile, l’idea di non riuscire nell’impresa è inevitabilmente stata sempre dietro l’angolo, ma la forza di volontà e la voglia di rinascita dopo il periodo di Lockdown, hanno motivato Lucio e la sua scelta: andare avanti e credere in qualcosa di nuovo e di positivo. “Un percorso caratterizzato da decisioni prese in un momento di incertezza ma che per me rappresentano il desiderio di poter dare valore al territorio circostante, scegliendo con attenzione i piccoli produttori campani a cui la cucina si affida nella scelta delle materie prime; in questa sfida inoltre, ho tenuto particolarmente a confermare l’intero staff scelto prima dell’emergenza Coronavirus, che ha da subito creduto fortemente in questo progetto“ racconta Lucio Giordano.
Il ristorante è
caratterizzato da un Design contemporaneo che non dimentica il
fascino del passato, accoglie una cucina semplice ma dagli
ingredienti ricercati e dai piatti creativi: un Palazzo Borghese di
fine ‘800 alle spalle della piazza centrale della cittadina di
Nola, ospita Re Santi e Leoni, nel cuore della vita del piccolo
centro Campano con una storia antica tutta da raccontare, fatta di
personaggi illustri e tradizioni popolari ancora vive. Nato come zona
destinata alla macinazione delle olive, fu poi abbandonato e
modificato nel tempo. Della struttura originale restano oggi gli
antichi archi in tufo che scandiscono lo spazio in maniera
longitudinale. Questa nuova realtà, frutto di un recupero
architettonico importante, si affaccia su uno scenario gastronomico
in ascesa, fatto di nuovi interessanti progetti che nascono e si
sviluppano in un contesto territoriale poco frequentato, quello del
Sud Italia, ma che negli ultimi anni si sono imposti come casi
eccellenti nel mondo del fine dining, riuscendo a scardinare vecchi
preconcetti e, al contempo, a portare una ventata di creatività e
personalità nella cucina Nazionale e Internazionale.
La tradizione, la sua
conoscenza e la contaminazione sono alla base di ogni ricetta dello
Chef Luigi Salomone, e la sua volontà è quella di riuscire a
mantenere sempre quel ricordo che cattura oltre al palato, anche il
cuore. Un altro fattore importante, è la riconoscibilità di ogni
ingrediente che viene servito nel piatto, che deve rappresentare un
concetto nitido in cui non manca mai un tocco di acidità. La
proposta gastronomica, valida sia per il pranzo che per la cena, è
composta da tre menu degustazione che variano sulla base del numero
di portate e si chiamano rispettivamente Re, Santi e Leoni: il primo
Re, da € 65 è composto da 4 portate, il secondo Santi, da € 85,
comprende invece 6 portate, l’ultimo Leoni, da € 110, può essere
definito “a mano libera”; per la scelta dei piatti ci si affida
completamente allo Chef, che tiene conto anche di allergie,
intolleranze, pietanze non gradite dall’ospite o già assaggiate in
precedenza. Il menu più corto racconta la tradizione, quello più
lungo, per chi vuole osare di più, offre una varietà maggiore di
pietanze e si spinge verso una tematica più creativa senza però
tralasciare la memoria dei sapori.
Oltre ai tre menu
degustazione c’è anche la possibilità della carta, che presenta
cinque antipasti più due scelte di crudo (una selezione di tartare e
carpacci di pesce e un gran crudo), sei primi, cinque secondi e
cinque dolci. Tutte le portate sono legate a un ricordo,
un’esperienza, un viaggio, un sapore che lo Chef conserva nella
memoria sin quando era bambino e che oggi grazie alle tecniche e alle
conoscenze acquisite, ha saputo riproporre nei suoi piatti.
Per Maggiori
Informazioni: www.restantileoni.com