martedì 30 giugno 2020

Intervista: Dott.ssa Elena Cernuschi, si racconta a Moda Glamour Italia

Moda Glamour Italia incontra la Dott.ssa Elena Cernuschi, e si racconta in un' esclusiva intervista.

- Dott.ssa Elena Cernuschi psicologa dello sport e della salute, ci racconti in cosa consiste esattamente la sua attività professionale e in che modo.


Come psicologa dello sport e della salute mi rivolgo principalmente a due tipologie di utenti:

- gli atleti agonisti, dei quali curo la preparazione mentale, al fine di ottimizzarne le prestazioni e il benessere psicofisico in allenamento e in gara; per esempio aiuto a gestire l’ansia pre-gara, a trovare il focus attentivo più efficace prima di un colpo, a reagire più efficacemente agli errori etc.


- le persone che desiderano migliorare il proprio stile di vita ma faticano a farlo; per esempio, aiuto le persone a trovare costanza nei propri programmi di allenamento, a trovare un rapporto equilibrato con l’alimentazione e così via.
In entrambi i casi, il presupposto fondamentale è che le abilità mentali di ciascuno (motivazione, attenzione, attivazione, etc.) non siano già date e immutabili, ma possano essere modificate e migliorate attraverso opportuni allenamenti. Le consulenze di psicologia sportiva, pertanto, consentono di apprendere e utilizzare tecniche di allenamento mentale (es. goal setting, routine, self-talk, visualizzazione…) che aiutano a raggiungere gli obiettivi desiderati. 
 
- Quanto durano i percorsi di psicologia sportiva? Ci sono delle fasi particolari?

L’obiettivo è sempre quello di favorire l’autonomia della persona: all’inizio gli incontri sono più frequenti e ravvicinati, ma una volta consolidato il metodo si procede solo con incontri di aggiornamento e monitoraggio periodici.

Tendenzialmente, i percorsi di psicologia dello sport si articolano in tre fasi: un primo step di conoscenza e approfondimento della situazione specifica, un secondo momento di applicazione e allenamento delle tecniche personalizzate individuate e un momento finale di verifica e monitoraggio dei progressi ottenuti.

- Durante il Lockdown le attività sportive sono state bandite, e le restrizioni non hanno permesso un normale svolgimento dell'attività sportiva, quanto pesa psicologicamente allo sportivo riprendere la propria attività fisica, affrontandola con le nuove regole sociali? 
 
Non solo il lockdown, ma anche la “nuova normalità” continua a richiedere notevoli sforzi di adattamento a tutti gli sportivi. Chi subirà meno le conseguenze della quarantena? Chi ritornerà più facilmente e velocemente "in pista"?
 
I fattori in gioco sono tanti, ma la differenza la fa anche la personalità della persona.
Pietro Trabucchi, noto psicologo dello sport, parla di personalità resiliente: chi ne è provvisto affronta e supera più facilmente gli ostacoli della vita. La personalità resiliente è caratterizzata da:

- OTTIMISMO, ovvero la capacità di affrontare con positività le difficoltà, non nascondendosi
- AUTOSTIMA, ovvero l’attribuzione di valore positivo a sè, che consente di affrontare le sfide
- TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE, ovvero non scoraggiarsi e perseverare di fronte alle difficoltà
- COINVOLGIMENTO, ovvero impegnarsi profondamente nelle sfide

- Con l'inizio della Fase 3 molte attività riprendono gradualmente, tra cui le palestre, centri sportivi, ecc. come dobbiamo comportarci con le nuove regole sanitarie/sociali disposte dal Governo Italiano dopo il Coronavirus?

Per tornare ad allenarsi in sicurezza, è fondamentale attenersi sempre a quanto disposto dalle fonti informative ufficiali (OMS, Ministero della Salute, Istituto Superiore di sanità…) e dalle proprie palestre e centri sportivi. Allenarsi in sicurezza è un dovere e un diritto di tutti, e farlo consentirà di accelerare il ritorno alla normalità.

- In base alla sua esperienza professionale, quale consigli darebbe agli sportivi per affrontare al meglio l'estate ormai alle porte?

E’ stato un periodo di grandi cambiamenti e di confusione, perciò un primo step essenziale è quello della ri-pianificazione dei propri obiettivi. Bisogna fermarsi a riflettere, a riconoscere il proprio nuovo punto di partenza psico-fisico, e individuare nuovi traguardi aggiornati e sostenibili, collocandoli nel tempo. Non basta abbozzarli mentalmente, bisogna scriverli e scomporli in maniera strategica: quello che, in psicologia dello sport, si fa con la tecnica del “Goal Setting”. Una pianificazione strategica degli obiettivi consente di ricominciare ad allenarsi con gradualità ma anche con costanza e determinazione, che rappresentano modalità sane ed efficaci per raggiungere i progressi desiderati.

- Una domanda fuori dal suo contesto professionale ci pare lecita … Il suo rapporto con il mondo della moda? 
 
Coerentemente con le mie passioni, sono particolarmente attenta e appassionata alla moda in ambito sportivo: allenarsi non significa non essere curati!

Per Maggiori Informazioni: www.psicologiaepalestra.com

© Ph Agenzia Book Fashion - Dario Raimondi