Kappa
festeggia al
Lot 11,
il nuovo
skatepark
pubblico di
Miami (348
NW 2nd
Street), il
50° Anniversario
di un’icona
dell’abbigliamento
sportivo e
lifestyle:
il Logo
degli
Omini.
Nel
giorno
dell’inaugurazione
pubblica di
Art Basel,
l’autore
e curatore
d’arte Britannico
Neville
Wakefield,
assieme
all’artista Italiana
Vanessa
Beecroft, presenta
un’inedita
rilettura
del marchio
italiano
con una
performance
che ne
interpreta
il Logo
attraverso
50 diverse
iterazioni.
“Tratteggi
minimalisti,
performance
art,
film
e
moda:
le
durational
performance
di
Vanessa
si
sono
sempre distinte
come
forma
particolare
di
ritrattistica
dal
vivo.
Dando
vita
all’iconico
logo
Kappa®,
l’artista
ci
invita a
esplorare
non
solo
le
relazioni
tra
individui,
in
continua
evoluzione - qui
rappresentati
dalla
coppia
degli Omini - ma
anche
quelle
di
un
marchio
con
il
mondo
nella
sua
complessità”
spiega
Neville
Wakefield.
In
occasione
di questa
performance,
Vanessa
Beecroft - artista
celebre per
i suoi
tableau
vivant,
quadri viventi
interpretati,
in passato,
da donne
più o
meno
vestite - per la
prima volta
metterà in
scena
entrambi i
sessi: 100
attori
divisi a
coppie per
rievocare
il Logo
Kappa®, di
cui la
performance
di Vanessa
enfatizza
la natura Unisex. Gli
Omini
prenderanno
vita nella
scenografia
di 50
coppie
disposte
lungo
l’intera
superficie
del Lot 11.
Gli
attori, vestiti con
toni neutri
e
inizieranno
la
performance
in piedi,
per poi
liberarsi,
assumere la
posizione
del Logo
Kappa® - un uomo
e una
donna
seduti
schiena
contro
schiena - e infine
spostarsi nello
spazio
secondo gli
schemi
della
coreografia
di Jacob
Jonas The
Company,
orchestrata
dalla
Beecroft, attraverso
movimenti
coreografici
alternati
ad altri
ricchi di
spontaneità.
La
performance
è
fortemente
ispirata a
Zabriskie
Point,
opera
anticonformista
e film-cult
del regista Italiano
Michelangelo
Antonioni.
Oltre
all’esibizione,
Vanessa
curerà la
realizzazione
di un
ritratto
del gruppo,
assieme a
scatti
delle
singole coppie
e a
un video
dell’intera
performance.
“Il
mio
lavoro
non
ha
mai
mostrato
l’interazione
fisica
tra
un
uomo
e
una
donna.
La
mia
percezione
delle relazioni
tra
generi
è
stata
inesistente,
influenzata
dalla
mia
biografia
(una
famiglia
matriarcale
in
cui
non erano
inclusi
né
padre
né
fratello)
e
da
film
come
La
Notte
(1961)
di
Antonioni
e
L’Eclisse
(1962).
Queste
opere trattano
il
tema
dell’incomunicabilità
e
ci
lasciano
sospesi
in
un
finale
aperto.
Mentre
il
mio
lavoro
è
ancora autoreferenziale,
basato
sullo
studio
della
forma
femminile
e
della
sua
posizione
nel
mondo
fisico
e
in
quello spirituale,
questa
performance
è
per
me
l’opportunità
di
esplorare
l’interazione
tra
generi
e
dare
una
nuova interpretazione
della
coppia
di
oggi”
spiega
Vanessa
Beecroft.
Per Maggiori Informazioni: www.kappa.com