mercoledì 8 maggio 2019

T Fondaco dei Tedeschi: Inaugurata l'opera di Barnaba Fornasetti e Valeria Manzi

Nella suggestiva cornice del T Fondaco dei Tedeschi by DFS, situato sul Canal Grande di Venezia, fin dalla sua apertura si è sempre contraddistinto per il suo impegno nel valorizzare mostre, incontri letterari, artistici e concerti.

Ierisera è stata presentata “La regola del sogno. Un’installazione di Barnaba Fornasetti e Valeria Manzi - The rule of dreams. An art installation by Barnaba Fornasetti and Valeria Manzi” che sarà accessibile al pubblico in modo gratuito fino al prossimo 24 Novembre.


Un intervento artistico site-specific che permea tutta la sede del Fondaco dal quarto piano, alla corte fino alla porta d’acqua. Tra volti femminili, scimmie irriverenti e mani che fendono l’aria, l’installazione, firmata da Barnaba Fornasetti e Valeria Manzi, dialoga con gli spazi e con la portata simbolica del luogo che la ospita, giocando con i suoi segni storici.

Niente parole oscene e ingiurie, niente giochi di carte, niente strepiti, niente risse. Per il resto liberi di commerciare”: queste sono le severe regole, incise nel marmo all'ingresso del palazzo del Fondaco e imposte ai mercanti ospitati dalla Repubblica Serenissima di Venezia, che i due creativi affidano alle sagome di scimmie che circondano i visitatori e sembrano ammonirli dall’alto della loro irriverenza.

Secondo un analogo gioco di rimando e ribaltamento, di metissage tra codici ed epoche diverse, i volti femminili, riprodotti su grandi dischi e raffiguranti l’iconica musa fornasettiana Lina Cavalieri, omaggiano la bellezza struggente delle opere dei grandi Maestri Veneziani, Giorgione e Tiziano, che nel Cinquecento trovavano spazio sulla facciata dell’edificio. Sagome di braccia e mani, che ora schiaffeggiano, ora accarezzano l’aria, lasciano cadere degli antichi ducati su cui è impresso un invito ad agire con prudenza “Respice Finem” (considera la fine), originariamente inciso su una porta dell’ufficio dei Visdomini che amministravano il Fondaco per conto della Serenissima.

Il lavoro dei due creativi attinge alla ricchezza storica del Fondaco dei Tedeschi e restituisce al visitatore un gioco ipnotico e conturbante, quale lo stesso linguaggio di Fornasetti è, disseminando lo spazio di riferimenti nascosti e messaggi storici attualizzati con ironia. Ricomponendo i simboli storici secondo una logica ludica, la memoria vibra, rinnovata, attraverso l’esperienza individuale del visitatore.

Per Maggiori Informazioni: www.dfs.com

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