Il suo centro è costituito da una grande piazza di forma ellittica, ed è stato il teatro del primo gruppo di prove della giornata, da qui gli equipaggi raggiungeranno le mure di Lucca. Dopo un passaggio nel cuore della città di Lucca gli equipaggi sono diretti a Pisa, per una prova sul Monte Serra la vetta più alta della piccola catena montuosa dei Monti Pisani, che segna il confine naturale tra la città di Pisa e Lucca. L’impegnativa scalata al Serra con la sua ripida discesa fra tornanti, ulivi e pini inchinati verso il mare, si conclude con una esclusiva sfilata davanti alla Certosa di Calci, aperta eccezionalmente per i partecipanti del Terre di Canossa che poi si dirigono verso il centro di Pisa.
Gli equipaggi, sono attesi al CAPAR (Scuola Militare
di Paracadutismo), per il controllo del timbro in piazza Dei Cavalieri ai piedi
dell’ingresso della Normale di Pisa,
la Scuola Universitaria fondata nel 1810 per decreto Napoleonico. In II Secoli
di storia, solo 5.000 Allievi hanno superato i selettivi concorsi di
ammissione. Terminate le operazioni di verifica del timbro, gli equipaggi
entrano nella scenografica piazza delle armi della Caserma della Folgore, dove sono gia’ pronti i pressostati per
altre esclusive prove a cronometro.
Tutti “con il naso all’insù” ad ammirare la discesa
ardita di quattro “Parà” con un’immensa bandiera tricolore spiegata nel cielo.
Un tributo organizzato dal Presidente della Scuderia Tricolore, Luigi
Orlandini, per tutti i suoi ospiti del Terre di Canossa.
Per Maggiori Informazioni: www.granpremioterredicanossa.it
© Ph - Massimo Carpeggiani, Rinaldo Serra
