Un’ incredibile e ricca riedizione stilistica declinata in chiave contemporanea sono solo alcune tra le più tipiche lavorazioni Africane: effetti Tie-Dye si sfumano in toni modulari su sete e mussole, incontrano il sangallo che delinea profili di stilizzate maschere tribali, si accompagnano a lunghe frange degradè che dichiarano femminilità ad ogni movimento. L’ antica tecnica del patchwork che originariamente veniva impiegata nella tessitura dei tappeti, rivive l’esperienza di nuance plastiche dalla dirompente resa pop, accostate a micro pattern Animalier. Decisi tratti grafici scorrono su seta e mussole leggerissime, profilando contorni che assomigliano a tatuaggi dipinti sulla pelle. Per contrasto, la maglieria rivela stramature degradè, che regalano un sensuale effetto “see-through”.
Dettagli laminati accendono di riflessi Gold gli orli di bluse e pantaloni scivolati, enfatizzando il gioco di volumi in cui forme aeree illuminate da Fil Coupè si contrappongono a seducenti effetti second skin. Vibranti tonalità di rosa e azzurro dominano la palette cromatica, che propone nuance acquarello sullo sfondo di fiori tropicali solarizzati. La tradizione più antica del Vecchio Continente si confronta con il dinamismo contemporaneo delle metropoli emergenti: dinamica, moderna e femminile, nasce così la donna Who*s Who per la P/E 2015.
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