mercoledì 24 settembre 2014

Milano Moda Donna: Stella Jean P/E 2015

Stella Jean la sua nuova Collezione P/E 2015 con un bagaglio antropologico a dir poco imponente e con un respiro cosmopolita, che viene caratterizzata da un perpetuo rincorrersi di trompe-l'œil culturali: i tessuti come anche gli abbinamenti vanno a comporre paesaggi narrativi in cui va a delinearsi un’inedita estetica di cui la moda si trasforma in portavoce.

Queste creazioni esplorative ed allo stesso tempo evocative nascono nel segno del proseguimento della collaborazione con l'agenzia dell'ONU International Trade Centre (ITC) che ha favorito l'introduzione di tessuti che vengono fatti a telaio a mano dalle donne dei villaggi del Burkina Faso e del Mali e dei gioielli realizzati da artigiani Haitiani.

La Collezione diventa una dichiarazione d'intenti e va a confermare l'impegno nel voler testimoniare, divulgare e anche rintracciare tradizioni inimmaginabili e allo stesso tempo secolari grazie ad una narrativa per immagini. I toni, a tratti epici, a tratti descrittivi e anche ad altre volte ironici, che rivelano, tra la trama e l'ordito di un tessuto, più storia di quanto i libri potranno mai raccontare. Le stoffe sono cariche di memorie collettive, di cui sono ineguagliabili Reporter. A testimonianza di questo, la DoctorBag, con un’elegante  sapore retrò e presa in prestito ad un italianissimo medico condotto, che viene vitalizzata con i colori del Bogolan e le cromie sgargianti della stoffa rigata tessuta a telaio a mano in Burkina Faso.

La Collezione P/E 2015 di Stella Jean viene caratterizzata da un inedito incontro che segna una vera e propria “congestione emotiva” per la stilista. Il ritorno a casa, ad Haiti. Definita da André Malraux come “l’esperienza più sorprendente dell'arte magica del XX secolo”,Haiti viene svelata, tramite l’energica corrente artistica dei Caraibi, l’arte Naїf, emblema di quell'inclinazione all'osservazione attiva che va a svilupparsi intorno ad un animo semplice. È nell’ottica di quest’arte quale espressione di vita, natura e anche spirito che si animano le corti di donne al mercato che sono alle prese con la loro quotidiana vanità multicolore, intrisa di imparagonabile dignità.

Nel contesto di un mercato inteso come barometro sociale, ecco che troviamo le mercanti, dal portamento fiero e anche ornate da foulards che ne esaltano la femminilità, così come i 'Tap-Tap', tradizionali mezzi di trasporto comune che vengono definiti 'Arte popolare su ruote', su cui troviamo dipinti soggetti della tradizione religiosa, popolare e storica di Haiti, frasi ironiche, messaggi o proverbi haitiani da artisti appositamente formati. Insieme agli asini, che sono il primordiale mezzo di trasporto e di lavoro, e alle canne da zucchero, questi sono gli elementi ricorrenti sia nelle stampe che nei dipinti a mano.

In un autentico simposio culturale, tra visioni ed espressioni di mondi tra loro solo in apparenza lontani e in contrapposizione, che si sintetizza un’impeccabile crasi estetica tra Burkina Faso, Haiti, Mali, Italia. Una Babele a tendenza inversa.

Per Maggiori Informazioni: www.stellajean.it

© Ph Studio Book Fashion - Dario Raimondi