Se la sfilata fosse quella riportata su di una pellicola cinematografica sarebbe ambientata nella splendida città di Los Angeles negli Anni Cinquanta dove la donna che va in passerella sarebbe un’ intrigante Black Dahlia, in totale equilibrio tra la metà del Secolo scorso e la nostra.
Le forme come anche i volumi vengono costruiti senza nessuna concessione alla fluidità, vengono altresi interpretati da materiali sostenuti, quali i tessuti tubico-matelassé in Lurex o in lane-seta. Fondamentale il gioco degli opposti dove i tessuti più tradizionali vengono re-interpretati da capi sportivi come la felpa; mentre i capi più classici, come la longuette, è realizzata in tessuto tecnico.
In primo piano ecco sugli accessori dall’appeal grafico. Le borse rigide, bidimensionali che vengono portate a mano e “Romy” un piccolo cilindro in vitello spazzolato rigido. I colori spaziano dal bordeaux, ai rossi e rosa nelle varie tonalità bianco e nero, tocchi di grigio, argento, asfalto per poi approdare al metallo.
PH - © Studio Book Fashion / Dario Raimondi
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