domenica 10 luglio 2011

Alta Roma: Gattinoni Collezione A/I 2011-12

Ecco l’Arte della Couture che diventa la massima espressione dell’eccellenza Italiana, ecco quindi un inno alla preziosità sartoriale oltre ai materiali nobili che sono i frutto di una ricerca continua  nella creatività italiana ha reso decisamente unici; unico, come un abito di Alta Moda, che va a racchiudere tutta la nostra grande storia che viene rafforzata dal sentimento d’identità nazionale ecco quindi la Couture Made in Italy.

Guardando al futuro troviamo sculture e anche architetture, tensione e anche movimento, dinamismo, scossa, fissità, immobilità oltre a plasticità. Gli abiti destrutturati, vanno ad ispirarsi all’arte di Tony Cragg, con un universo di graffiti in 3D di Peeta, alle foto e anche agli ideogrammi di Roland Hicks, un colore frastornante, immagini decisamente iconiche e anche visionarie, la prossima Collezione Autunno/Inverno 2011-12 viene firmata da Guillermo Mariotto proprio per la Maison Gattinoni, che sfila alla Pelanda, il Museo Macro Testaccio, che altri non è che uno spazio polifunzionale, policulturale con un segno decisamente contemporaneo

Guillermo Mariotto parlando della collezione spiega:  “Una dedica all’arte e agli artisti, la mia collezione. Perché è proprio nei momenti di crisi che ci si rivolge allo spirito, alla religione, alla bellezza. E la creatività è appagante, gratificante, spesso persino compiacente”.

Guillermo Mariotto, gioca con le forme, i colori, i tessuti, andando ad assemblare idee, scolpendole sulle mannequin, un soffio vitale, che va a suggellare un percorso in progressione, continuamente nuovo, e anche diverso, come se si trattasse di un’opera d’arte, una scultura, andando a cambiare le prospettive, le ragioni profonde che vengono legate allo sguardo, personale dello spettatore stesso. Le signore Taglia 40, anche sofisticate Lady Curvy, sia in carne che in spirito.

Guillermo Mariotto continuando ha esortato: “Ricominciamo a collezionare arte contemporanea. In fondo il nostro lavoro si avvicina moltissimo a quello di uno scultore o di un architetto. Rodin, Fuksas, Ben Swildens, Zaha Hadid. Dai tubi di ferro al bustier. Da un’equazione matematica al disegno su carta. Tra pesi, misure, lunghezze, trasparenze e profondità, geometrie nette e astratte. Forme e volumi, che poi esplodono nel capo finito”.

Le architetture couture di abiti che sono stati disegnati da Guillermo Mariotto proprio per la Collezione A/I 2011-12 Gattinoni; le Jump-Suit sono ricamate, continuando con il platino, il metallo, i cristalli, le pietre preziose, le reti trapuntate e cesellate, luce e trasparenze per pezzi unici come: i tailleur in pelle nappata, laserata, spalmata. I ricami sono a filo su tessuti decisamente leggeri, aerodinamici, le camicie in voile, le gonne sono in chiffon. Le linee sono esuberanti, con un’esasperazione della materia per gli abiti che sono statti ideati proprio da Guillermo Mariotto.

Ecco allora spinte ascensionali e anche corpi fluidi come se fossimo in un’opera di Zaha Hadid, ma soprattutto ci troviamo davanti a una sofisticata semplicità, dove i richiami alla statuaria antica per Mariotto, che ci arrivano proprio dalla’arte classica; gli abiti avvolgono i corpi, come contemporanei plepi, con un’essenzialità delle forme, ma solo in apparenza, con creazioni frastornanti tra volute e volumi. L’omaggio a Tony Cragg al suo universo scultoreo è una grande fonte di ispirazione per Mariotto che va  a creare una mise da gran sera con forme elicoidali, lo stesso va  a ricamare i volumi all’interno delle immense pieghe, noir et blanc , in un classico ed eterno che va scommettere proprio sui colori lunari; i tessuti lamè vengono sfumati nell’oro, nel platino, nell’argento, nel rosa antico, nel verde pistacchio; invece sulla duchesse nera troviamo intarsi in pelle e origami che ci rimandano alle corazze delle amazzoni,

Perché la pelle - spiega Mariotto - accessoria l’abito. Lo rende più forte, ma solo in apparenza. La pelle ha carattere. Ma è fragilissima. E’ proprio questo il suo fascino, il suo incontenibile Appeal”.

I tagli sbiechi, a trapezio e anche piramidali per gli abiti da cocktail; i tessuti sono in tweed inglese, che è spalmato, laminato e vengono impreziositi da ricami, resi decisamente più aristocratici; le macchie di colore, i graffiti sono tridimensionali che vengono ricreati su una trama opulenta; le trame e le lavorazioni a rete, vengono assemblate come se fossimo all’interno di un mosaico labirintico, questo diventa il segno distintivo della Maison Gattinoni per il prossimo Autunno Inverno.“Per donne forti, decise, personalità conturbanti e creative – aggiunge Mariotto - Fanciulle di buona famiglia, cresciute tra gli agi. Si ribellano ad un conformismo polveroso e d’antan. Scelgono la sfida dell’arte contemporanea. Per avere un credito e un peso non soltanto all’interno della società”.

La sfilata si è svolta proprio sulla passerella della Pelanda, con un atmosfera postindustriale, dove gli abiti lunghi da sera sono realizzati con frange in organza e anche in pelle proprio per una lady in versione dark ma decisamente sofisticata, i pantaloni rosso fuoco sono aristo-etnici, le mise da gran sera con plastron ricamatissimi. I gioielli sono di rara bellezza e ci arrivano dalla lavorazione ottenuta dall’assemblamento d borchie, cristalli, metalli sfaccettai, boule incise al laser, vellutati. Ritroviamo i ricami  negli abiti da sposa, splendidi romantici con lunghi veli in tessuto laminato, hano le spalle coperte, mentre il bustino è stato tempestato da pietre; on potevano mancare in questa nuova collezione le due dediche a due grandi maestri sia dell’arte che della visionarietà: il Sandalo–Scultura Zaha Hadid, la polacchima chiusa con con talon cachè, Tony Cragg proprio accanto ad accessori alle borse gioiello con micro-sculture in argento che vanno ad impreziosire o manici roteanti delle Clutch. Inoltre non poteva mancare un omaggio a Ducham, dove troviamo l’anello Orinatorio e anche l’anello Water in oro e diamanti, i quali sono carichi di una fortissima componente lucida e onirica, ecco una sfilata  che va a fungere da controcampo proprio alla mostra, che viene ospitata nella stessa cornice dell’Ex Mattiolo, che mostra la creatività Italiana.

Per Maggiori Informazioni: www.gattinoni.net