venerdì 31 ottobre 2025

Azzedine Alaïa e Cristóbal Balenciaga: Scultori della forma in mostra al Museo del Tessuto di Prato

Il Museo del Tessuto di Prato celebra i suoi cinquant’anni con un omaggio straordinario alla grande moda Francese. Fino al 3 Maggio 2026, gli spazi dell’ex fabbrica Campolmi ospitano la mostra “Azzedine Alaïa e Cristóbal Balenciaga. Scultori della forma”, un dialogo raffinato tra due maestri assoluti della Couture, curato da Olivier Saillard e ideato in collaborazione con la Fondazione Azzedine Alaïa di Parigi, presieduta da Carla Sozzani




L’esposizione - realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia e la partecipazione dei Balenciaga Archives di Parigi - porta per la prima volta nel nostro Paese un corpus eccezionale di opere provenienti dalle due istituzioni francesi: cinquanta abiti capolavoro, venticinque firmati Alaïa e venticinque Balenciaga, accostati in un confronto che travalica il tempo e le mode.

L’idea della mostra affonda le radici nel 2020, quando Hubert de Givenchy, amico e ammiratore di entrambi, espresse alla Fondazione Alaïa il desiderio di riunire idealmente i due couturier. Scomparsi a decenni di distanza - Balenciaga nel 1972 e Alaïa nel 2017 - i due stilisti condividono non solo un destino creativo simile, ma anche l’approccio quasi scultoreo alla moda, intesa come costruzione, architettura, forma pura.

Balenciaga, il “sarto dei sarti”, scolpiva il tessuto con lane, rasi e sete - tra cui l’innovativo gazar, inventato nel 1958 - per creare volumi e proporzioni nuove, mentre Alaïa, “il maestro della seconda pelle”, plasmava maglie e pelli come materia viva, fino a modellare il corpo in un equilibrio perfetto di forza e sensualità. Il percorso espositivo, progettato da Guicciardini & Magni Architetti con la collaborazione di Arianna Sarti, intreccia le due poetiche in una sequenza di visioni che esaltano la costruzione sartoriale e la purezza del gesto artigianale.
A completare l’esperienza, dodici
disegni originali di Balenciaga - datati tra il 1950 e il 1968 - provenienti dagli archivi Parigini: fogli di lavoro che rivelano la precisione matematica del suo processo creativo, con appunti tecnici, campioni di tessuto e fotografie d’epoca.

Accanto agli abiti, anche un film di Joe McKenna sulla vita e l’opera di Alaïa e un video inedito delle Collezioni Haute Couture Estate 1960 e 1968 di Balenciaga, documenti preziosi che restituiscono il fascino discreto e assoluto della Couture del Novecento.

Non è la prima volta che il Museo del Tessuto dedica spazio ai grandi protagonisti della moda internazionale. Dopo le mostre su Gianfranco Ferré, Walter Albini e la coppia Inglese Ossie Clark e Celia Birtwell, l’istituzione pratese consolida la propria vocazione di centro d’eccellenza per la ricerca e la valorizzazione della cultura tessile e sartoriale.

Con “Scultori della forma”, il Museo rinnova il suo impegno nel raccontare la moda come linguaggio d’arte, espressione di tecnica e poesia, in cui la stoffa diventa scultura e la couture si trasforma in architettura da indossare.

Per Maggiori Informazioni: www.
museodeltessuto.it