L’artigianato orafo come una vera e propria occasione di valorizzazione sociale delle donne e Milano come cuore pulsante della rinascita della gioielleria “Made in Italy” di qualità.
Un progetto - ’Casa & Bottega’ - che ha visto nascere con successo la collaborazione tra due Onlus storiche Meneghine - Fondazione Donna a Milano e Asilo Mariuccia - e un Brand dell’artigianato orafo Milanese, di portata nazionale da 40 Anni, quale è Rubinia. Dopo una prima raccolta fondi destinata alla formazione orafa di donne in difficoltà selezionate con ‘Fondazione Donna a Milano’ Onlus e ‘Asilo Mariuccia’, la Partnership si consolida con un programma di obiettivi più ampi e a lungo termine. L’Asilo Mariuccia conferma quanto l’indipendenza economica sia un tassello fondamentale per le ospiti della struttura. In alcuni casi, questa indipendenza determina anche il futuro dei figli: le madri sognano per loro un percorso di studi che li renda a loro volta autonomi, con una professione dignitosa e soddisfacente.
Il progetto triennale Casa & Bottega va in questa direzione, passo dopo passo. Confidando nella sensibilizzazione delle istituzioni e delle scuole orafe cittadine, si vorrebbe arrivare a creare una struttura a Milano che sia la casa e la bottega delle neo orafe, una volta formate e rese autonome grazie al lavoro con l’oro e l’argento.
Prossimo
step: dal 15 Settembre al 15 Novembre, seconda accolta fondi. Ancora
una volta, si può partecipare con un’ offerta di € 25. Rubinia,
di nuovo, riconoscerà a chi dona il 25% di sconto sull’acquisto
delle sue creazioni Filodamore®, valido valido fino al 15 Novembre
2025. Spiega
l’anima di Rubinia, Roberto Ricci: ”La Casa & Bottega potrebbe
diventare un riferimento anche per tante altre attività del ‘fatto
a mano’ che stanno sparendo, almeno per quanto riguarda la qualità
italiana, che tutto il mondo ci riconosce”.
Per
quanto riguarda i circa 400 negozi che in Italia rivendono Rubinia,
l’azienda offre agli aderenti un percorso triennale gratuito di
formazione web (classroom) per rilanciare il loro Business grazie
all’attività artigiana, restituendo senso e valore al punto
vendita fisico rispetto all’E-Commerce.
Roberto
Ricci: "Non c’è un reale problema di crisi di mercato nel
nostro settore. Il gioiello è ancora il regalo preferito dagli
italiani per eventi e occasioni importanti, come evidenziava una
ricerca di ConfCommercio a gennaio 2025, ma c’è un bisogno nelle
persone che il negozio di quartiere non soddisfa più. I negozi oggi,
alta gamma a parte, sono quasi tutti solo luoghi di
vendita di prodotti. In un’epoca di profonde
trasformazioni, il gioielliere, insomma, non ha ancora aggiornato a
dovere la relazione con il cliente, che non sperimenta più
differenze di esperienza di acquisto nella luogo fisico rispetto allo
spazio digitale, oltretutto più comodo e veloce. L’unico
modo per riportare la gente in negozio è farlo tornare ad essere
tempio del saper fare, laboratorio di
bellezza e di identità, dove si entra per vivere e
acquistare emozioni. Questa ‘conversione’ favorirebbe anche il
cambio generazionale: attività vivaci diventerebbero di maggiore
appeal per i giovani in cerca di un futuro migliore."
Conclude
Roberto Ricci: “Il gioiello è, e sarà sempre, il segnalibro
della vita, protagonista di momenti di gioia e di celebrazione della
bellezza ma quando entra una persona nel tuo showroom devi saper
interpretare, condividere e talvolta suscitare un sogno! Il gioiello
è amore, passione, desiderio...Il gioielliere deve essere un
consulente non un commesso che porge una cosa presa da una mensola. I
negozi devono essere hub dell’artigianato orafo creativo,
originale, elegante, visionario e possibilmente green”.
Per Maggiori Informazioni: www.rubinia.com