sabato 23 agosto 2025

Vigna delle Rose: Il nuovo Ristorante tra il mare e il Vesuvio

Una cucina con un impronta contemporanea, ma con delle radici ben salde nella cultura gastronomica Campana: è la proposta dello Chef Pierpaolo Giorgio, alla guida di Vigna delle Rose, il nuovo ristorante tra i vigneti di Casa Setaro a Trecase, in provincia di Napoli.






Tra il mare del Golfo Partenopeo e il gran cono del Vesuvio, il ristorante è aperto a cena dal Giovedì al Sabato, con l’eccezione del pranzo il Sabato e la Domenica e immerso in un contesto paesaggistico senza uguali: nel Parco Nazionale del Vesuvio, Riserva della Biosfera dell’UNESCO dal 1995, tra i filari dell’azienda vinicola di Massimo Setaro che da vent’anni custodisce e valorizza i vitigni autoctoni del vesuviano. Qui ogni giorno a pranzo è possibile riservare Wine Experience personalizzate.

Pierpaolo Giorgio, classe 1983 e originario di Scafati (Salerno), il suo percorso inizia nelle cucine più interessanti della Costa d’Amalfi (al San Pietro e al Syrenuse di Positano, al Re Maurì di Vietri sotto l’egida dello chef tedesco Oliver Glowig) e della Penisola Sorrentina al ristorante l’Accanto dell’Hotel Angiolieri di Vico Equense prima con Michele Deleo e poi con Vincenzo Guarino. Al fianco di Peppe Guida, all’Osteria Nonna Rosa prima e poi nelle cucine del Pastificio Di Martino (al Sea Front Pasta Bar di Napoli e a New York) completa la sua formazione e soprattutto consolida l’amore viscerale per i piatti semplici, ma sempre di carattere, eseguiti con tecniche moderne per preservare profumi e nutrienti.

Le proposte nel Menu, che cambia col passare delle stagioni, raccontano di un lavoro meticoloso di studio e valorizzazione delle biodiversità locali come i piselli centogiorni: una varietà coltivata da almeno un secolo, apprezzata per l’estrema dolcezza e la consistenza tenera della buccia, oggi Presidio Slow Food perché tramandata in pochi e piccolissimi appezzamenti di contadini locali che lavorano tutto a mano. Nel menu di Pierpaolo Giorgio i piselli centogiorni sono proposti in un primo piatto di pasta mista e cacio. Il carciofo di Schito, una frazione di Castellammare di Stabia, lungo la costa vesuviana, è un’altra eccellenza agricola locale, anch’essa sotto tutela Slow Food, che lo Chef presenta nell’antipasto Crudo e cotto di carciofi.

Non mancano ovviamente i piatti del mare tipici della tradizione Napoletana, ma sempre secondo l’interpretazione dello Chef. Il richiamo all’azienda Vitivinicola Casa Setaro è costante e ricorrente: non solo attraverso un pairing sempre accurato, ma anche attraverso l’introduzione di emulsioni di vino in piatti sia dolci che salati. Anche l’olio extravergine è una produzione dell’azienda: un extravergine monocultivar Coratina, armonico, fruttato intenso e un leggero retrogusto piccante, da olive coltivate in biologico, raccolte a mano e lavorate entro le 24 ore con estrazione a freddo. 

L’accoglienza coadiuvata in sala dal direttore Valerio Coppola inizia nell’ampio giardino panoramico dove gli spazi sono ben organizzati tra comode sedute e tavolini en plein air. La sala ristorante, essenziale nella sua eleganza contemporanea e con grandi vetrate sulle vigne, accoglie nelle tonalità del verde in una ideale continuità con il paesaggio esterno. Il roof top panoramico e la sala degustazione in cantina, tra botti e anfore dove affinano i vini della casa, completano l’esperienza di Vigna delle Rose.

Per Maggiori Informazioni: www.vignadellerose.it