domenica 3 agosto 2025

TÜV SÜD: I costumi da bagno sempre più sostenibili

Il costume da bagno è da sempre simbolo d’estate, libertà e leggerezza. Ma ciò che indossiamo sotto il sole non è solo una scelta di stile: può avere un impatto concreto sull’ambiente, in particolare sui delicati ecosistemi marini.






In passato, per le donne, il costume da bagno è stato rivoluzionario per l’importanza sociale che ha rivestito: simbolo di emancipazione femminile e di trovata libertà. Al giorno d’oggi, il costume da bagno si appresta ad affrontare una nuova sfida: diventare un simbolo per la sostenibilità.

Durante i lavaggi, i costumi realizzati con fibre sintetiche - come poliestere, poliammide o elastan - possono rilasciare migliaia di microplastiche, contribuendo all’inquinamento delle acque. Inoltre, la loro vita utile è spesso breve, aggravando il problema dello spreco e della difficoltà di smaltimento. In questo contesto, progettare un Beachwear sostenibile richiede un approccio integrato, che tenga conto non solo della scelta dei materiali, ma anche della durabilità del capo e della tracciabilità dell’intera filiera produttiva.

TÜV SÜD affianca i produttori in questo percorso, certificando l’origine dei materiali riciclati, testando la resistenza dei tessuti nel tempo e promuovendo soluzioni che uniscono attenzione ambientale, qualità e comfort. Ma è davvero possibile rendere sostenibile un costume da bagno? La risposta non è univoca: servono parametri chiari, metodi di valutazione affidabili e maggiore consapevolezza lungo tutta la catena, fino al consumatore finale.

TÜV SÜD, ente di riferimento nei servizi di testing, ispezione e certificazione, affianca l’industria della moda - e in particolare i produttori di Beachwear - in un percorso di trasformazione sostenibile basato su tre elementi chiave:

- Riduzione del rilascio di micro e nanoplastiche durante l’uso e i lavaggi
- Potenziamento della durabilità del capo in ottica di economia circolare
- Utilizzo di materiali riciclati certificati e tracciabili

Il tessuto sintetico dei costumi, come poliestere o poliammide, può contribuire alla dispersione di microplastiche in acqua - spiega Raffaella Santoro, Director Global Strategic Solutions Softlines - Consumer Products di TÜV SÜD - Attraverso test di laboratorio specifici, possiamo quantificare questi rilasci e aiutare le aziende a scegliere soluzioni tecniche più sostenibili.

Ma la scelta dei materiali non basta: anche la durabilità è un fattore decisivo. Le recenti linee guida PEFCR (Product Environmental Footprint Category Rules) per il settore moda, pubblicate ad Aprile 2025, introducono indicatori ambientali misurabili legati alla resistenza del capo a cloro, salsedine, Raggi UV e lavaggi frequenti. TÜV SÜD offre test di laboratorio conformi a questi criteri, supportando le aziende nella progettazione di prodotti pensati per durare di più e impattare meno.

TÜV SÜD inoltre realizza audit e verifiche in linea con standard internazionali come il Global Recycled Standard (GRS) e il Recycled Claim Standard (RCS), per confermare la reale percentuale di materiale riciclato e garantire l’affidabilità dei fornitori coinvolti.

Per Maggiori Informazioni: www.tuv-sud.com