venerdì 6 giugno 2025

Nicki Minaj: Protagonista del nuovo numero di Vogue, di Giugno!

Mother. Rapper. Queen. Nicki Minaj è la nuova protagonista del numero di Vogue Italia di Giugno, ritratta da Petra Collins, Fotografa Canadese famosa per i suoi scatti caratterizzati da una femminilità contemporanea e atmosfere oniriche.










L’artista Hip Hop dei record, icona tra tutte le icone di questo genere musicale per influenza culturale ed estetica, come dimostrano le tante musiciste che ammettono di essersi ispirate a lei, racconta al magazine del suo rapporto con i Social Media, con la moda e con la maternità, che ha dovuto rimandare a lungo. Ma soprattutto di come, grazie a un talento fuori dal comune, a delle hit che hanno fatto il giro del mondo e a una grande tenacia, è riuscita a farcela: "Non sento più il bisogno di dimostrare nulla, una sensazione bellissima. Ho sentito ogni critica possibile su di me e ho pensato di mollare tante volte. Meno male che non l’ho fatto. Spero che la mia storia possa essere d’ispirazione, e spingere bambini, adulti, chiunque a non arrendersi".

Sul nuovo album:
"Ho un sacco di canzoni fortissime, ma non voglio avere fretta, voglio che il disco significhi qualcosa, per i fan e per me. Non sarò mai una di quelle persone che pubblica canzoni tanto per fare. Amo la musica, la rispetto". 

Sulla disciplina ricevuta in giovane età:
"Ero una di quelle bambine che riuscivano a capire se un adulto era stupido. La mancanza di disciplina che avevo intorno mi ha fatto desiderare di essere l’opposto. Poi, non lo sono sempre. Ma credo nel lavorare sodo per ottenere risultati. Ho dovuto conquistarmi tutto, non avevo niente e lo desideravo più degli altri. E quando le mie amiche bevevano o fumavano erba o volevano andare nei club, io ci andavo sì, ma non così spesso. Tutti dicevano che avevo uno “sballo naturale”. Ero così: felice ma determinata. Dicevo alla gente: “Io ce la farò”. Quasi come se lo sapessi". 

Sulla maternità nell’industria musicale:
"Come donna, ho rimandato il diventare madre. Tante donne nell’industria, soprattutto più grandi di me, non hanno avuto figli. Alcune non se ne sono pentite, ma altre sì. Io ho rimandato. E poi non andavo a ogni festa del Ringraziamento, di Natale o compleanno perché dovevo lavorare per supportare la mia famiglia. Penso che il prezzo sia stato quello di non avere una vita “normale”. Oggi le cose sono diverse, perché posso dare a mio figlio quello che non ho potuto avere io, ma ci sono cose che vorrei assicurargli e che devo capire come riuscire a fargli avere".

Sulla moda:
"Dopo la mia fase Barbie, ho sentito l’esigenza di spogliarmi di tutto. Un momento in cui ho iniziato di nuovo a mostrare i miei capelli. Eppure ho sempre fatto affidamento sulla moda per esprimere come mi sentivo. Lo shooting per questo numero di Vogue Italia? Sarò onesta: lo metto nella top 3 dei migliori di sempre".

Per Maggiori Informazioni / Intervista Completa: www.vogue.it