Nel 2021 nel noto quartiere Romano dell’Aventino, nasce Baccio e i gradini diventato oggi un punto di riferimento per i più affezionati e non, a 3 Anni dalla sua apertura.
Il progetto gastronomico si è evoluto negli anni, migliorando e ricercando ogni giorno nuove proposte dai più classici fritti alla vera anima della pizza: l’impasto. Recentemente è entrata a far parte del Menu una nuovissima Carta dei Vini che risponde perfettamente alle esigenze di una clientela sempre più desiderosa di abbinare spicchi e calici.
Nato da un'idea di Fabio Spada, che recentemente ha raddoppiato la sua proposta nel quartiere Aventino inaugurando “Emilio Osteria di Mare”, con la collaborazione di Giovanni Lombardi, Baccio accoglie i suoi clienti all’interno di tre ambienti riscaldati e arredati dal tepore del legno, che possono ospitare 75 coperti. In più è presente un gazebo esterno, anch’esso riscaldato e totalmente isolato dal traffico cittadino, che può ospitare altri 30 coperti.
Nel forno a vista Valoriani, eccellenza della cucina, la cottura avviene per circa 2 minuti ad una temperatura di 410 gradi e restituisce una pizza con il centro più morbido e un bordo leggermente croccante, che rende la pizza di Baccio unica ad ogni morso. Oltre ad aver perfezionato l’impasto, negli anni si è evoluta anche una cura sulla selezione degli ingredienti, affinando la scelta dei topping.
Fra
le proposte troviamo la “Margherita di Baccio” con crema di
datterino arrostito, stracciata di Andria, pesto, olio San Comaio, o
la “Margherita Gialla” con pomodorino giallo, provola, pepe di
Sichuan, cacioricotta del Cilento e olio dell’Azienda Agricola AAP.
Non mancano però, come già accennato, le classiche pizze, tra cui
la “Diavola", arricchita però con ventricina della Valnerina,
“Salsiccia e Friarielli” e la “Marinara di Baccio”: salsa di
pomodoro datterino arrostito, pomodoro ciliegino, alici di Cetara,
olive di Gaeta e crema d’aglio di Nubia. E ancora, golose
reinterpretazioni come la “Capricciosa Napoletana a Roma”, un
punto d’incontro culinario tra Lazio e Campania e infine
“l’Ortolana”, disponibile anche in versione vegana, che cambia
ogni tre mesi, come buona parte del Menu, proponendo sempre
ingredienti e verdure di stagione.
Infine,
“le pizze di Baccio”, dove creatività e tradizione trovano il
perfetto connubio. Ne
è un ottimo esempio la pizza “Doppia Cottura alla Picchiapò”,
condita con Bollito di manzo, pomodoro pelato, parmigiano reggiano e
olio verde, o la “Funghi e Castagne”, che omaggia i sapori del
bosco utilizzando ingredienti selezionati come le mosciarelle di
Capranica Prenestina.
Spiega Spada: “Cresce la richiesta, quindi ho studiato una piccola carta di circa 25 etichette, niente di esagerato, ma tutte bottiglie pensate per abbinarsi bene alle nostre pizze, e con prezzi contenuti”. I costi infatti, tranne alcune eccezioni, si aggirano intorno ai € 24-32, coerentemente con la proposta gastronomica. Troviamo quasi tutti vini italiani e un paio di incursioni francesi, uno Champagne e un Crémant, con una suddivisione abbastanza equa tra bolle, bianchi e rossi e qualche rosato. “Sono produttori che quasi sempre conosco personalmente, che lavorano in modo etico e pulito e che non hanno l'esigenza di sentirsi definiti oltre”.
Per Maggiori Informazioni: www.baccioeigradini.it
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