sabato 2 marzo 2024

#MFW: Max Mara A/I 2024-25

"Stai dormendo? No, se appoggio la mia guancia alla tua, sento le tue ciglia sbattere come le ali di una mosca prigioniera. Tutto il mio corpo si abbandona al sonno, disteso, e il mio collo pesa sulla tua dolce spalla; ma i nostri pensieri si uniscono discretamente nell'amore attraverso quest'alba azzurra, così presto in aumento". Colette, Notti insonni, La raccolta di storie di Colette.









La pienezza delle labbra, della nuca, delle ciglia; sono molto presenti nell’opera di Colette. La sua prosa voluttuosa connota passioni profonde e tocca le corde del cuore, ogni delicata sfumatura di sentimento dipinta in modo preciso e candido. Con la sua tipica franchezza dichiarò che “l’amore non è un sentimento onorevole”.

Era sofisticata, intelligente e sessualmente libera; ispirata alla talentuosa scrittrice, giornalista, sceneggiatrice, a volte estetista e audace interprete di music hall, la consumata donna in controllo di Max Mara acquisisce un pizzico di eleganza Belle Époque, con un pizzico di Glamour demi-mondano e uno sguardo al sensuale donna dentro.

Moderno, sobrio, ma profondamente evocativo; Max Mara sta al design come Colette sta alla letteratura. E così, le fotografie sgranate in bianco e nero delle bellezze della Belle Époque nel Bois producono un Look elegante, scattante e dotato di anima. La silhouette ovoidale di influenza giapponese degli Anni' 10 ispira cappotti con nuove intriganti costruzioni, a volte con maniche a kimono, a volte blusanti sul retro come un bomber. Nei compatti fusi di cashmere, soffici cammelli double face e alpaca, sono l'ultima parola nel Lusso Streetsmart. Lavorati a maglia e infeltriti con bordi rosati evidenziano un approccio più leggero ai capispalla che si colloca a metà tra un cappotto e un cardigan. Lunga o corta, la silhouette è sottolineata da un'ampia fascia in maglia in vita, con un cinturino stretto come una cintura, come un obi. Borse in morbida pelle di vitello si chiudono con cerniera e fermaglio stilizzati. Colette diceva: “Ci sono intenditori di blu così come ci sono intenditori di vino”. Max Mara presenta un blu navy intenso da mescolare con il nero corvino e i grigi fumosi.

Colette spesso si vestiva da uomo. Il suo affascinante antieroe Chéri offre classici impeccabili tra cui autorevoli cappotti da ufficiale, caban e una pochette di giacche potenti per le quali Max Mara è famosa. Vestaglie, pigiami e cipria; scene ambientate in boudoir fortemente ombreggiati e logge dietro le quinte ispirano canottiere, orsacchiotti e sottovesti. Tradotti in flanella, drap e tweed con cuciture traforate sono un seducente contrappunto all'armatura urbana di Max Mara. Volants dolcemente ondulati donano una nuova femminilità alle gonne in panno pettinato e agli abiti a tunica. Pigiami fluttuanti e vestaglie da camera in flanella o morbido velluto blu notte colpiscono una nuova nota per il giorno e la sera; dopo il tramonto il luccichio dei cristalli neri e blu ne evidenzia la rigorosa geometria.

Colette descrive dettagliatamente l’assidua toilette dei suoi personaggi; l'abito scelto per lusingare, l'impacco fresco, un tocco di cipria, un tocco di rossetto, smalto e pomata, quella miriade di piccoli tocchi che producono magia. Chi è il destinatario di questa attenta attenzione al proprio aspetto? Colette fornisce la risposta: “Bello? Per chi? Perché, per me, ovviamente. e Max Mara è d'accordo.

Per Maggiori Informazioni: www.maxmara.com