sabato 30 settembre 2023

#MFW: FENDI P/E 2024

Quando sono a Roma, ogni giorno cammino dall’hotel al Colosseo indossando gli auricolari. È come ascoltare la colonna sonora di un film immaginario con i personaggi Fendi che vedo lungo la strada", afferma Kim Jones, Direttore artistico Couture e Womenswear di Fendi.










A Roma c'è un'eleganza che risiede nella disinvoltura e nel non preoccuparsi di ciò che pensano gli altri: questo è il vero lusso. In questa collezione, volevo riflettere questo. Riguarda le donne che si vestono per se stesse e per la propria vita, lo vedo sempre con Silvia e Delfina. Non si tratta dello spettacolo di essere guardati, ma della realtà di indossare e della sicurezza e dell'eleganza che ne derivano. Non si tratta di essere qualcosa ma di essere qualcuno”.

Una passeggiata per Roma, dove l'ordinario si amplifica e diventa straordinario; le storie si intrecciano con il passato che diventa presente e dove lo stile personale disinvolto riflette il mondo interiore di chi lo indossa.

Nella Collezione P/E 2024 di Kim Jones esplora la facilità nel vestire con una certa libertà romana, dove l'imperfezione diventa una perfezione più umana e dove il lusso si trova nel comfort e nella quieta fiducia che abiti e accessori danno a chi li indossa per essere se stesso. Un senso di dualità - una qualità tipicamente Fendi - permea la collezione. Allo stesso tempo pragmatici e giocosi, la sartorialità e i materiali maschili, come il pregiato kid mohair, vengono applicati a una sensibilità più fluida e femminile se combinati con sete e maglieria. La tradizionale cintura a tendina dei pantaloni sartoriali viene ripiegata per rivelarne la costruzione e spesso unita a maglieria sinuosa; la seta lavata di un abito da sera scivola nel quotidiano; strisce di morbido shearling con retro in organza - un utilizzo della famosa costruzione Featherlike di Fendi - sono trasformate in tailleur estivi tipo spugna con camicie da lavoro; un car coat maschile over-size trova un'eco femminile nelle ballerine con cavigliera in metallo, con un pratico fondo borchiato utilizzato per comodità e aderenza. In breve, l'utilità e il comfort maschile si uniscono a un tocco femminile, tenendo presente l'azione di chi lo indossa.

Allo stesso tempo, il passato di Fendi è reso presente in codici e motivi ricorrenti che risalgono agli inizi della Maison. Il filo conduttore del punto Selleria lega insieme tutte le categorie della presente collezione e riporta al passato della moda e della pelletteria. Dalla sua ispirazione iniziale e creazione da parte dei maestri sellai romani, la Selleria trova forma in borse e indumenti in pelle per poi trasformarsi in accessori in filo di metallo sulle scarpe ed è riproposta nei gioielli Fendi Filo di Delfina Delettrez Fendi, Direttore artistico della gioielleria Fendi. Un'esplorazione giocosa e astratta del logo FF si ritrova ancora una volta nei gioielli e nella Collezione di abbigliamento, dove raggiunge la sua audace apoteosi nei blocchi di colore Fendi completamente astratti nelle pelli con intarsi e negli abiti in maglia strutturati e senza spalline. La tavolozza fuori dal comune - di per sé una firma - è in gran parte presa dalla Collezione Donna P/E 1999 di Karl Lagerfeld per la Maison, dove sono stati trovati e rielaborati anche abiti chiave come la sottoveste di lino spalmato giallo acido e le sete trompe l'oeil realizzate per oggi con le stampe in silicone Framis.

Nelle borse di Silvia Venturini Fendi, Direttore Artistico Accessori e Abbigliamento Uomo, una pletora di stili, dimensioni, materiali e tecniche riflettono il carattere dei diversi indossatori. Evitando l'idea di un diktat, la Collezione si ispira all'iconografia pop Fendi attraverso Fendi Peekaboo e Baguette, Origami e First bag, introducendo al contempo la nuova Flip, una shopper che si piega in una pochette, con una giocosa costruzione color block . Qui si ribadisce che non esiste solo una donna Fendi, ma molte donne Fendi incoraggiate a essere se stesse e ad abbracciare l'idea della libertà romana.

La musica per lo spettacolo è This Bitter Earth / On the Nature of Daylight, un lavoro composito con “This Bitter Earth” di Dinah Washington e il pezzo di Max Richter “On the Nature of Daylight”.

Per Maggiori Informazioni: www.fendi.com