martedì 7 marzo 2023

#MFW: VIVIERS A/I 2023-24

KARROO-LAND OF THIRSTS, la nuova Collezione A/I 2023-24 è un'esplorazione dei paesaggi letterali e metaforici, in continua evoluzione, del Sudafrica, incorniciati dall’abbondanza di materie prime e dalla bellezza della natura. La Collezione infatti rappresenta letteralmente l'arcobaleno della "Rainbow Nation", il soprannome che descrive il nostro Paese multirazziale e multiculturale.





"Sono cresciuta in una famiglia in cui si spreca pochissimo: cibo, acqua, elettricità e imballaggi. I materiali sono visti come beni e sempre rispettati. Dai materiali trovati alle risorse naturali, i miei genitori facevano di tutto per celebrare, risparmiare, raccogliere e riutilizzare le cose nella nostra vita quotidiana. Erano i tempi in cui il riciclaggio domestico era più comune in Sudafrica e prima che l'acqua e l'elettricità fossero considerate un bene sacro. "KARROO, 'Terra della sete', "è soprattutto un'ode ai miei genitori per avermi insegnato un approccio consapevole alla vita: mi hanno insegnato ad avere rispetto per le cose, a riutilizzarle, a reciclarle e a prendermi cura di esse. Questa è stata la mia introduzione a un approccio circolare alla vita. Questi elementi sono quindi diventati strumenti creativi fondamentali nel mio subconscio", ha dichiarato Lezanne Viviers, direttore creativo di Viviers.

Il "Karroo", o "Terra della sete" nella lingua tradizionale Khoi-Nama-San, si riferisce a una parte molto ampia del deserto sub-sahariano in Sudafrica e a ciò che Lezanne trova più affascinante dell'arido Karoo: l'ironia e la dualità. La maggior parte delle nostre materie prime calde, accoglienti e lussuose (mohair, lana, piume di struzzo e pelle) provengono infatti dall'aridità di questa terra di sete. Il Sudafrica ha una reputazione di dualità: bellezza in abbondanza, ma sottolineata da enormi sfide sociali ed economiche. KARROO, "Land of thirsts", trova ispirazione in questi aspri contrasti. Il Sudafrica è ricco, con materie prime opulente spesso trascurate. Le Collezioni di Viviers rappresentano un'ode a queste risorse sostenibili che, secondo Lezanne, dovrebbero essere sostenute e celebrate da un pubblico globale molto più ampio.

"Il chiaroscuro, un effetto di contrasto tra luce e ombra, descrive al meglio i paesaggi mutevoli del Sudafrica, sia fisicamente che metaforicamente. Piango per il mio amato Paese (Cry, the Beloved Country di Alan Paton, 1948) mentre protesto contro le strutture istituzionali e sistematiche all'interno del nostro governo, che ostacolano noi sudafricani nella nostra pratica e vita quotidiana. L'interruzione della fornitura di elettricità, la carenza d'acqua e l'inquinamento sono tutte sfide da superare. Mentre guido attraverso il Karroo alla fine di ogni anno, lo svolgersi di un bellissimo viaggio in macchina permette di ritrovare nuovi spazi mentali; questo se non ho controllato Instagram quel giorno. KARROO, “Land of Thirsts" si ispira alla bellezza surreale del paesaggio magico che si rivela attraverso questa terra bruciata, mentre mi lascio alle spalle le sfide della città, metafora del cambiamento climatico globale. Al mio ritorno, sono carica di nuova vitalità, di un silenzio interiore e di un accogliente, caldo ottimismo".

La lana, tessuto caro a Lezanne per le sue caratteristiche ambientali e sociali, ha un ruolo centrale in KARROO, LAND OF THIRST. La collezione, infatti, è stata sviluppata in collaborazione con Cape Wool e Mohair SA.

Le creazioni VIVIERS A/I 2023-24 sono caratterizzate da capi in pura lana, mohair e piume di struzzo, con la speranza che il Sudafrica e l'Italia costruiscano una partnership commerciale a lungo termine. Grazie alla collaborazione con Cape Wools SA e Mohair South Africa, questa Collezione mira a far rinascere e potenziare l'industria tessile sudafricana.

L'obiettivo di Lezanne è quello di portare i tessuti essenziali sul mercato della moda di lusso e di mostrare la diversità e la qualità delle fibre naturali, sostenibili e di provenienza etica provenienti dal Sudafrica e di dimostrare come queste possano essere tradotte in capi da collezione desiderabili e sostenibili, dando al contempo potere agli artisti e agli artigiani sudafricani attraverso un sistema di commercio equo e solidale che libera gli individui bloccati all'interno di una catena di fornitura ingiusta.

L'iniziativa ha visto la collaborazione di produttori e artigiani della Pretoria Weavers Guild (Maddelina Anderson), dei tessuti Feathered Fabrics di Pascale Theron Studio, della maglieria artigianale di Hannelie Bekker di WRAPT, dei tessuti infeltriti di Stephanie Bentum, dei tessuti sperimentali Suminigashi di The SA Marbling Company, dei gioielli di Kirsten Goss e delle borse di Cape Cobra Leathercraft.

Un ringraziamento speciale a TWYG Sustainable Magazine, Samil Natural Fibres, Krone MCC, Cosimo Frezzolini, Vittorio Masciarelli, Kemon Official, International Trademark Srl e Alessandro Gigli per il loro contributo e supporto.

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