giovedì 27 ottobre 2022

Pope Joan: Il nuovo Brand di Moda Upcycling

Il settore della moda in questo momento è incentrato su una sorta di Loop consumistico che privilegia la sovrapproduzione rispetto alla qualità dei capi stessi, generando quella che viene definita "Fast Fashion". Questo settore industriale rappresenta ormai una delle maggiori fonti d'inquinamento mondiale, alimentato anche da un approccio all'acquisto da parte del consumatore che potremmo definire "fagocitante".





Pope Joan è un Brand che vuole focalizzarsi su un reale cambio di direzione, dove il desiderio di possedere e acquistare nuovi prodotti punta verso scelte consapevoli e responsabili come il riuso e il reborning. PJ “Vission” (vision+mission): contribuire al rinnovamento dell'industria della moda, rivoluzionando il modo in cui i suoi prodotti vengono concepiti, realizzati e successivamente utilizzati.

Eva De Cristofaro, Founder e Communication Manager, ha detto: “Pope Joan nasce come icona dello slow fashion e della moda sostenibile: un passo decisivo verso un nuovo modo di concepire il rapporto tra la persona e ciò che decide di acquistare. Abbiamo la responsabilità di rivedere i processi alla base dell'industria dell'abbigliamento, uno dei settori meno sostenibili al mondo. Dobbiamo rieducare gli utenti al rapporto con ciò che indossano, soprattutto le nuove generazioni: dare valore a ogni singolo capo, rispettare lo storico, apprezzare la qualità, far comprendere il lavoro dietro ogni singola creazione. L'ago e il filo, le mani di chi conosce il mestiere, capaci di dare forma alle idee. Questo è Pope Joan, incontro tra libertà di espressione e tradizione, tra futuro e passato, quello che ha reso unico, nel mondo, il made in Italy.”

Oliviero Guardini, Founder e Product Manager, anticipa: ”L’upcycling applicato nella moda significa realizzare abiti e accessori utilizzando vecchi tessuti recuperati da collezioni passate. L’upcycling sta prendendo sempre più piede ed è destinato a diventare un nuovo modo di pensare la moda. Non solo un trend, ma un vero e proprio mercato, più sostenibile e più rispettoso dell’ambiente. Pope Joan inizialmente selezionerà pezzi vintage di alto valore per riportarli a nuova luce e ogni singolo capo progettato rappresenterà un viaggio temporale in cui il vintage indossa le vesti della contemporaneità.”.

Pope Joan ha scelto di intraprendere un percorso verso una moda più responsabile, caratterizzata anche da Campagne marketing e storytelling alternativi e da scelte mirate a ridurre realmente l'impatto dei suoi abiti. L’arte di reinventare i capi d'abbigliamento partendo da elementi Vintage o usati è una vera e propria forma di creatività applicata, in cui i designer Pope Joan possono esprimere tutto il loro Know-How culturale. Alla base di ogni singola creazione c’è un progetto specifico, che prende vita giorno dopo giorno fino ad arrivare ad una completezza formale in linea con la potenzialità espressiva del Brand.

Pope Joan,è un riferimento diretto alla leggenda della Papessa Giovanna. Diverse fonti medioevali narrano le avventure di una donna che, dopo essersi innamorata di un monaco benedettino, decise di indossare gli abiti talari maschili fingendosi uomo pur di non doversi separare dal suo amore. Grazie alla sua abilità e alla sua cultura, riuscì a scalare la gerarchia ecclesiastica e ad essere eletta papa. Nascose fino all’ultimo giorno la sua gravidanza, la sua fonte di assoluta discriminazione. Seppur nella leggenda, dopo di lei il mondo non fu più lo stesso.

La scelta del nome - dice Marco Cecchinelli, Founder e Fashion Designer - si è rivelata una fase molto impegnativa. Cercavamo qualcosa che esprimesse al massimo il nostro pensiero di fare moda e che, al tempo stesso, desse quella irriverente sensazione di voler superare qualsiasi limite e barriera. Ogni capo Pope Joan è un’opera sartoriale unica, che si esprime attraverso un linguaggio stilistico contemporaneo e moderno pur nascendo da mescolanze e contaminazioni di un'altra generazione. Per noi non esistono identità di genere, ma attitudini da comunicare attraverso il proprio dress code. I nostri progetti non necessitano di professare inclusività, ma tendono all’universalità”

Il messaggio delle Collezioni Pope Joan è piuttosto evidente: nulla è come sembra e da un capo ormai al termine del suo ciclo di vita, può nascere, anzi rinascere, un prodotto di assoluta tendenza. Il Brand vuole dare il suo contributo nel riscrivere la storia dell’industria della moda, trasformando e aumentando il valore del prodotto per il cliente/utente e la conseguente conservazione dello stesso.

Continua Marco Cecchinelli: “L’ideazione di una collezione upcycling di Pope Joan non parte da schizzi o bozzetti, ma dalla capacità di osservare e di vedere qualcosa di nuovo in capi che altri consideravano non più utili o desueti.”

Fabio Cintioli, Founder e Art Director, ha sottolineato: “Un ruolo fondamentale sarà rivestito dalla comunicazione con la quale ci avvicineremo ai nostri clienti/comunità. Un ‘quinto elemento’ consapevole in cui i pixel dell’era digitale si facciano materia e pensiero, raccontino carne, sangue e aneliti di questi tempi. Pope Joan nasce come stimolante progetto di upcycling, ma anche e forse soprattutto perché sentiamo sulla pelle l’urgenza di un cambiamento di relazione con il mondo che ci ospita. Una rivoluzione non più derogabile dell’approccio di stampo predatorio alle risorse e ai cicli produttivi, rimasto sostanzialmente invariato dalla rivoluzione industriale e le cui tragiche conseguenze vediamo ogni giorno di più. Un cambio di rotta che costituisce per tutti l’occasione di un’evoluzione in termini positivi non solo per l’ambiente, ma per l’intera costruzione sociale globale, temi che le nuove generazioni eredi del mondo d’oggi e costruttrici di quello di domani, sentono già propri. Una comunicazione autentica e attuale, che informi oltre ad affascinare è quindi per noi irrinunciabile. Attraverso cifre visive di impatto e utilizzando un linguaggio che conquisti genuinamente la parte emotiva dell’utente, miriamo in modo schietto a sollecitare il ruolo che ciascun individuo può giocare in questa partita. Quello che singolarmente facciamo oggi può costituire il frame di un racconto collettivo capace di proiettare nel futuro una storia diversa da quella a cui ci vogliono destinare. Io non credo al destino, credo all’immaginazione”.

Per Maggiori Informazioni: www.popejoanlab.com