lunedì 25 luglio 2022

Museo del Tessuto e Fondazione Sozzani: Presentata la mostra Mr & Mrs Clark Ossie Clark and Celia Birtwell

Geometrie stilizzate, ma anche bouquet floreali e fantasie ispirate all’arte (dalle tappezzerie medievali ai Ballet Russes fino a tutte le avanguardie cubiste, pointillisme), il linguaggio di Ossie Clark ha definito la Swinging London con i suoi lunghi e coloratissimi abiti fluidi.






Il Flower Power infatti era un' anticipatore di tendenze, Ossie era definito “King of Kings Road” per i suoi abiti di ispirazione '30 e '40 dal taglio slanciato che rivelavano il décolleté tra movimenti sensuali e giochi di trasparenze. Una carriera breve, ma davvero molto intensa, che ha lasciato un segno nella Londra nel periodo compreso tra la minigonna di Mary Quant e il movimento punk sovversivo di Malcolm MacLaren e Vivienne Westwood, dal 1965 al 1974. Clark e sua moglie Celia Birtwell (Mr and Mrs Clark and Percy, dal celebre dipinto di David Hockney alla Tate Britain, 1970-71), arrivarono a definire il quartiere bohémien della West London, che ospitava la nuova generazione di giovani brillanti e rivoluzionari.

Celia disegnava le stampe su leggere crêpes, sete e chiffon e Ossie le trasformava in abiti che hanno subito conquistato il jet-set internazionale e la scena pop. Da Brigitte Bardot a Liz Taylor o Verushka, tutti erano affascinati dalla loro moda. Mick Jagger, Brian Jones, Keith Richards, Jimi Hendrix, Marianne Faithfull, Anita Pallenberg. Eric Clapton, George Harrison, Bianca Jagger e Marisa Berenson sono solo alcuni dei personaggi che Ossie Clark ha vestito. Quando Hockney ha dipinto Ossie e Celia nella loro casa di Notting Hill, ha ritratto un'istantanea della vita moderna, con una perfetta rappresentazione del mondo di Clark e Birtwell i cui progetti incarnavano un nuovo e coraggioso modo di vivere. Ossie è stato anche il primo designer a ripensare all'idea di “occasione": per lui gli abiti da sera potevano essere indossati di giorno e viceversa, mentre con i suoi trasparenti chiffon inventava il nude look.

Dalla collezione e archivio di Massimo Cantini Parrini, il Museo del Tessuto di Prato e la Fondazione Sozzani dedicano a partire da Settembre 2022 un’ampia retrospettiva che possa raccontare l’incredibile creatività di queste due figure spesso trascurate nella storia della moda. Rari capi provenienti dalle collezioni private di Celia Birtwell da Londra e Lauren Lepire da Los Angeles completano la ricerca museale.

Con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, la mostra sarà inaugurata il 16 Settembre al Museo del Tessuto di Prato per arrivare poi a Gennaio a Milano alla Fondazione Sozzani. Il percorso non presenta solo una serie di abiti con le stampe iconiche di Ossie e Celia, ma intende raccontare il contesto e l’evoluzione del designer, dalla boutique Quorum di Chelsea, frequentata dalla gioventù della scena londinese alle performance, tramite una serie di video, foto ed editoriali d’epoca, memorabilia, schizzi e riproduzioni dei disegni, fino a un’esclusiva video intervista con la stessa Celia Birtwell.

Anche nel modo di presentare la propria moda Clark è stato il primo designer a estendere il concetto di performance alle sfilate, proponendole nei luoghi più diversi, come avvenne al Royal Court Theatre nel 1971, con il contributo musicale di David Gilmour, uno dei fondatori dei Pink Floyd. Tra le sue muse Jane Birkin e Amanda Lear che per anni ha partecipato alle sue sfilate, fino alla stessa Celia da cui si separa nel 1973 per arrivare fino all’ultima collezione A/I 1974 presentata al King’s Road Theatre, che segna la fine della loro “golden age” e il cambio di un’epoca.

Sono entusiasta di questo progetto che vuole essere una celebrazione della sua vita. È importante mantenere accesa la fiamma di Ossie affinché il suo lavoro non vada dimenticato. Professionisti e studenti possono imparare molto dalla sua modellistica e dal suo stile. È ancora oggi fonte di ispirazione per tante persone e i suoi abiti restano attuali, una visione di una donna sexy e femminile ma mai volgare”. Celia Birtwell, moglie di Ossie Clark e autrice delle stampe e tessuti

Teniamo molto a questo nuovo progetto espositivo che reputo fortemente innovativo, sia per i contenuti che per le modalità operative ed organizzative. I capi e la documentazione in mostra sono straordinari e documentano alla perfezione la relazione artistica di questi due grandi protagonisti della moda del Novecento. Siamo molto felici di avviare la collaborazione con la Fondazione Sozzani in un progetto culturale che connette Prato e Milano, così come di rinnovare l'amicizia e la collaborazione con il grande costumista e collezionista Massimo Cantini Parrini”. Francesco Nicola Marini, Presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato.

Nell’arte e nella moda si incontra spesso il ruolo della musa: Celia Birtwell e Ossie Clark fanno parte delle coppie celebri dove non si saprà mai dire dove finiva la creatività di uno e iniziava quella dell’altro. Gli abiti Botticelliani dell’uno e le stampe oniriche dell’altra, insieme hanno vissuto una complicità creativa che ha dato vita a una rivoluzione del vestire e ad una magia che ha definito un’era della moda”. Carla Sozzani, Presidente Fondazione Sozzani

La scoperta di Ossie Clark nella collezione di Massimo Cantini Parrini ha permesso di riportare alla luce e raccontare un capitolo a tratti trascurato, ma straordinario, tra moda, arte e musica. Ossie e Celia sono anche il racconto di un’alchimia speciale, una delle prime coppie creative ante litteram in cui uno stilista e una textile designer hanno lavorato insieme completandosi in piena armonia”. Federico Poletti, coordinatore e curatore

Questa mostra racconta il percorso e il sodalizio creativo di due artisti che in un solo decennio hanno rivoluzionato e cambiato per sempre la moda, ispirando attraverso il loro modo di reinterpretare l’arte della stampa e il design delle linee molte generazioni di futuri couturiers. È un onore per me aver scoperto, studiato e collezionato i loro abiti”.
Massimo Cantini Parrini, costumista e collezionista

Per Maggiori Informazioni: www.museodeltessuto.it - www.fondazionesozzani.org