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Reduce dalla passerella Internazionale dell’Arab Fashion Week di Dubai e pronta per la prossima Milano Fashion Week, Francesca ha sfilato per la prima volta a Roma, facendo “apparire” davanti all’incanto della cornice di Porta Pinciana 13 donne evanescenti come il sogno che la Couture ha sempre regalato.
Donne decisamente sensuali di cui viene esaltata la femminilità del corpo contraltare della serie di valori di cui si fanno portatrici, umanità e vita attraverso il battito del cuore biologico lucente; libertà e etica attraverso le quattro libertà di Rockwell incise sullo scialle di velluto e seta; l’essere umano che deve “riuscire ad essere”/risvegliarsi/affermarsi come le parole che accompagnano la stola ricamata del finale.
La stilista ha portato in passerella alcuni tra i pezzi più imponenti delle sue passate collezioni tra cui quelli ricamati a mano dagli artigiani in Pakistan o con tessuti reperiti nei downtown di Amman, sempre durante le missioni UN della stilista. Un tableau vivant che si è concluso al passaggio di un capo impalpabile, trasparente, fluido che esalta l’essenza terrena della donna angelo.
“Il mio sogno nella moda è nato guardando in tv donna sotto le stelle. Aver ricevuto l’invito dal Presidente Stefano Dominella e dal Direttore Artistico Guillermo Mariotto, per venire per la prima volta a sfilate nella mia città con una cornice e un “riecheggiare” che solo Roma può regalare, per me è una grande gioia. Spero di aver fatto vivere insieme a loro un momento di pseudo couture integrandomi per questa occasione in tutto il contesto romano” ha dichiarato la Designer.
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Maggiori Informazioni: www.francescaliberatore.it
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