mercoledì 1 dicembre 2021

Premio Radicchio d'Oro: Un successo all'insegna della convivialità!

Una serata decisamente emozionante quella che si è svolta al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto che ha segnato il ritorno del “Premio Radicchio d’Oro”, dopo lo stop di un anno imposto dall’emergenza Covid.






Ad accendere la Kermesse che celebra il radicchio di Treviso, una delle più rinomate eccellenze dell’agroalimentare Italiano, è stata la presenza del campione olimpico di Tokyo 2020 Marcel Jacobs, accolto dalla platea con una autentica standing ovation.

Il radicchio? L’ho sempre mangiato e mi piace tantissimo - ha spiegato Jacobs alla sua prima volta tra le mura di Castelfranco Veneto - So che qui, come in altre realtà italiane c’è una pista di atletica che ha bisogno di essere rimessa a nuovo. Invito tutti a lavorare perché ciò avvenga al più presto per dare una speranza a tanti giovani italiani e per consentire loro di avvicinarsi al mondo dell’atletica con entusiasmo e con gli strumenti giusti per emergere anche ad alti livelli”, ha ricordato Jacobs alle autorità presenti prima di consegnare al suo allenatore, Paolo Camossi, un premio di ringraziamento.

In prima fila, ad applaudire le personalità premiate, insieme al sindaco di Castelfranco Veneto nonché presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, anche l’assessore della Regione Veneto, Federico Caner e il vice questore di Treviso, Rita Cascella. A condurre l’evento Savino Zaba affiacato da Miss Italia 2020 Martina Sambucini, madrina della Kermesse. Premi agli imprenditori castellani Andrea ed Enrico Aristarco, titolari dell’omonima azienda, Fabio Fontana, ideatore e sviluppatore della tecnologia Taopatch. Sul palco anche Paolo Bruni, Renato Casaro e volti noti dello spettacolo come Claudio Cecchetto, Roby Facchinetti e Paolo Brinis, direttore di Studio Aperto Mag.

L' iniziativa nata nel 1999 da una idea di Egidio Fior, presidente del “Consorzio Ristoranti del Radicchio” e del suo braccio destro Pietro Gallonetto, ha poi consegnato il riconoscimento per la sezione cultura/scienze mediche al noto virologo Giorgio Palù, trevigiano di Oderzo e presidente dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che, dal palco del Teatro Accademico, ha sottolineato l’importanza di quanto fatto negli ultimi due anni per combattere la pandemia.

Purtroppo - ha sottolineato - c’è un isteria comunicativa che ci sta assillando, fatta anche di dibattiti e di confronti televisivi. La comunicazione è fondamentale ma credo che la miglior ricetta sia quella di diffondere semplicemente i numeri e di commentarli in modo pacato. Il virus - ha continuato - si sta evolvendo in un Paese dove c’è un alto tasso di persone immunodepresse a causa dell’HIV. Questo genera una certa preoccupazione. Vorrei dire a tutti che i vaccini sono necessari e che, soprattutto dopo la terza dose, ci proteggono anche contro l’infezione. Bisogna vaccinare il più possibile la popolazione per evitare che il virus si diffonda”.

L’attenzione agli aspetti sanitari è stata evidenziata anche con il premio DOP alla Trevigianità, consegnato dal Consorzio Casatella Trevigiana DOP a Francesco Benazzi, neo figura professionale ed istituzionale dell’ULSS2 Marca Trevigiana.

Dopo il premio speciale assegnato da Pietro Gallonetto al giornalista Giorgio Martino, spazio all’enogastronomia con gli Chef Graziano Prest e Fabio Pompanin e di sport con i riconoscimenti a Stefano Mei, presidente FIDAL, a Sonny Colbrelli, campione italiano ed europeo di ciclismo e al gruppo sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, presente con gli olimpici Antonino Pizzolato e Stefano Raimondi. Consegnato infine per la prima volta nella storia del Radicchio d’Oro il “premio Luigi Agnolin” al presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alfredo Trentalange e a Maria Marotta, primo arbitro donna a dirigere una partita di Serie B.

Una grande festa conclusasi nel migliore dei modi con il convivio allestito presso l’Hotel Fior dove gli organizzatori, Egidio Fior e Pietro Gallonetto hanno potuto delineare un bilancio più che positivo: “Dopo due anni difficili, nei quali abbiamo affrontato tante difficoltà, ritrovare l’affetto di tanta gente e la presenza di questi importanti personaggi è stato bellissimo. Ci piace pensare che Radicchio d’oro 2021 sarà ricordato come l’evento che ci ha consentito di voltare pagina e di guardare al futuro con una nuova speranza. Ripartiamo da qui, dalla sinergia di tutti questi campioni che, in diversi ambiti, sono stati punti di riferimento fondamentali per il nostro Paese”.

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