
Il nostro tempo lo abbiamo in qualche modo ingannato, impastando torte dolci e salate, pasta fresca e tutto ciò che ci ha fatto (ri)scoprire ricette in alcuni casi perse nel tempo, portando molti di noi ad apprezzare una tavola fatta sì di cose buone ma anche di cose belle, perché, in tanti o pochi che siamo, è bello stare intorno a una bella tavola, sempre. Da questo gioco di parole e da queste considerazioni, nell’Estate 2020 da Beatrice Galbiati nasce l’idea di Mytable Milano, a voler sottolineare la piacevolezza di cose che prima forse erano scontate o, per contro, nemmeno considerate.
Partendo dal lino color burro in tutta la sua elegante semplicità, con la sua compagna d’avventura, che è la vera anima di Mytable Milano, la cifra o monogramma, quella che tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovati ricamata su qualche asciugamano o tovagliolo ereditati da splendidi corredi di qualche adorata nonna, diventa protagonista dando, con discrezione, una personalità a qualcosa che non è più per tutti ma per uno solo.
Il prodotto è talmente pulito che ci permette di giocare con qualsiasi cosa anche eccessiva tanto da trasformare la tavola in un meraviglioso bazar di oggetti provenienti da ogni dove: piatti e piattini colorati, fiorati o bordati comprati a mercatini improbabili in cui si scovano fantastiche chincaglierie, brocche e vasi di ogni forma e colore riempiti di fiori freschi o anche un po’ sfioriti, posate dorate, argentate, sagomate, bicchieri barocchi, calici Decò, bicchierini da amaro scompagnati, tovaglie coloratissime e di infinite fantasie vintage o nuove, e chi più ne ha più ne metta.
I prodotti sono
ricamati con pensieri e parole, o un soffio di Glamour se il ricamo è
il red lipstick, o ancora amore per una leggera nota di kitsch se si
preferisce il gold lipstick su cotone rosa flamingo che fa un po’
Miami Decò o Party Hollywoodiano Anni‘ 50, o passione per i colori
se si sceglie il set happy lipstick perfetto sui tavolini di un
giardino d’estate esattamente come perfetta è l’oliva nel
Martini.
Insomma ce n’è per tutti i gusti. Non
dimentichiamo però che anche qui la personalizzazione può far da
padrona: doppia o singola cifra su lino burro non sfigurerà mai e,
in questo caso, rigorosamente minuscola. Un vezzo? Assolutamente sì.
Per Maggiori
Informazioni: www.mytalblemilano.it