
Un Grafene Green (derivato da processi che prevedono l’uso degli scarti della produzione agricola), è stato messo a punto un innovativo tessuto in microfibra, per la realizzazione di DPI antivirali (anti Sars-Cov2), certificato secondo la norma ISO 18184:2019, che giunto a fine vita può essere, a sua volta, riciclato per la realizzazione di innumerevoli prodotti innovativi legati al settore della filtrazione, o differenti.
La
Mission è quella di riuscire a produrre un oggetto di uso comune in
grado di contrastare l'elevata trasmissibilità del SARS-COV2,
economicamente accessibile a tutti, riutilizzabile più volte e
attento alla sostenibilità ambientale. Sono questi alcuni degli
obbiettivi che hanno spinto Hygraner, innovativa Startup Abruzzese
fondata nel 2016, a realizzare il primo tessuto in microfibra di
Grafene antivirale.
Questa innovazione brevettata risiede
nell’aver industrializzato per la prima volta la produzione di un
tessuto Meltblown in cui le fibre sono costituite interamente da un
polimero e da Grafene funzionalizzato, in grado di arrestare la
proliferazione del virus e di ossidarne le componenti cellulari,
“spegnendone” ogni attività. Le proprietà antivirali del
tessuto derivano da note (in letteratura) proprietà antivirali del
grafene. Il tessuto è certificato secondo la ISO 18184 che determina
i requisiti dell’attività antivirale dei prodotti tessili. Questa
speciale tessuto utilizza la nanotecnologia per uccidere i virus, dal
Covid-19 all’influenza, oltre che molti ceppi batterici (come da
norma ISO 20743:2013). Questo tessuto risulta più sicuro anche
durante tutte le fasi di raccolta e smaltimento, post uso. Non
risulta mai essere una potenziale fonte di trasferimento passivo del
virus. La proprietà antivirale del tessuto non decadono nel tempo,
nemmeno dopo l’utilizzo, o dopo ripetuti lavaggi, o altri
trattamenti consentiti. Inoltre risulta immediato come questo tessuto
garantisce una protezione aggiuntiva sia per chi lo indossa che per
chi si trova nelle vicinanze.
Hygraner
si differenzia in questo modo dai numerosi competitors, che hanno
invece puntato su tecniche di deposizione post tessitura, riducendo i
costi e le difficoltà ad essa legate, ed abbassando la persistenza
del nano-materiale nel tempo. I metodi con cui vengono prodotti i
diversi tipi di grafene sono del tipo bottom-up e top-down. Il
grafene utilizzato per la produzione dei tessuti in microfibra viene
da ambo i processi e può anche derivare da un metodo totalmente
Green coperto da brevetto. Il tessuto di microfibra di grafene è in
grado di bloccare i virus (di sars cov-2) in entrata e riesce, già
al primo contatto, ad annientarli in parte; mentre circa il 70-80%
dei virus cessa ogni tipo di attività dopo appena soli 30’, circa
l’85-90% dopo due ore. L’efficienza è correlata alla percentuale
di grafene utilizzata.
La mascherina o un qualsiasi altro
dispositivo di protezione (camice, guanto, copricapo, etc…)
realizzati dalla combinazione di questo tessuto di grafene con altri
tessuti in microfibra privi di grafene, garantiscono una efficienza
di filtrazione dei batteri >98% (in accordo alla norma EN
14683:2019) ed una filtrazione delle particelle > 98%, (in base
alle norme EN 149:2009, EN 13274-7:2019) ma soprattutto una maggiore
respirabilità (ridotti valori di pressione differenziale minore di
28 Pa/cm2 in accordo alle norma EN 14683:2019) a parità di
grammatura.
Per Maggiori Informazioni: www.hygraner.it