martedì 4 agosto 2020

Telti & Sant'Antonio di Gallura: Alla scoperta dell'entroterra della Sardegna

La Gallura è da sempre considerata una terra magica, ricca di storia e di tradizione ubicata nella parte nord orientale della Sardegna.

La Costa Smeralda, traino del boom turistico sull' isola è diventato un punto di riferimento per le vacanze estive di persone provenienti da tutto il Mondo, ma ovviamente non possiamo tralasciare la miriade di paesi prossimi alla Costa Smeralda. Ci lasciamo alle spalle il Jet Set Internazionale che la Costa Smeralda sa offrire per approdare a Telti (SS), un borgo agricolo situato sulle prime propaggini del Monte Limbara dal centro storico grazioso che si raccoglie intorno alla chiesa di Santa Vittoria.

La zona è ricca di torrenti e sorgenti con una vegetazione molto rigogliosa. Alcuni tafoni utilizzati come sepolture testimoniano che il territorio è stato frequentato durante l'epoca Neolitica e nei suoi dintorni si possono visitare diverse Domus de Janas, le tombe scavate nella roccia. Il paese è situato nei luoghi in cui nacque la romana Tertium, la stazione militare romana dalla quale prese il nome. La sua storia diventa particolarmente cruenta a partire dal Medioevo quando prende il nome di Villa Torcis e viene annesso al giudicato di Gallura.

Nel quattordicesimo secolo entra nelle mire degli Aragonesi, e così inizia un periodo difficile fatto di pestilenze e incursioni dei pirati saraceni che costringono la popolazione a rifugiarsi altrove. Durante il Regno di Sardegna e Corsica, si verificano diverse discese di Corsi per sfuggire alle persecuzioni dei Genovesi, che si stabiliscono quasi tutte a Tempio Pausania e nei territori limitrofi. Facendo parte del Comune di Tempio Pausania, il borgo si ricostruisce dopo la dominazione dei Savoia, nel '700, grazie all'unificazione di diversi stazzi circostanti. Queste popolazioni si stabiliscono in un secondo momento quasi tutte a Tempio Pausania e nei territori limitrofi.

La chiesa Vaticana decide, allora, di costruire, nelle Cussorge della Gallura disabitata, delle Chiese campestri che avrebbero attirato le popolazioni e creato nuovi centri abitati. Così nell'800 attorno alle due Chiese esistenti di Santa Vittoria e di Santa Anatolia, nasce la Telti moderna.

Dal 1963 Telti è diventato un Comune autonomo, distaccandosi in parte dal Comune di Calangianus, in parte da quello di Monti, ed in parte da quello di Tempio Pausania. Non manca nella sua storia anche un personaggio mitico, quasi leggendario da queste parti. Parliamo di Luigi Fresi più conosciuto come Laicu Roglia, il bandito degli strazzi. Siamo attorno al 1880. Fresi diventa fuorilegge per un torto subito, ma una volta consumata la sua vendetta non commetterà più nessun reato. Anzi durante la latitanza si adoperò per risolvere i contenziosi tra pastori. Fu ritrovato assassinato su una spiaggia. La sua morte rimane ancora oggi un mistero.

Per i turisti, segnaliamo la Sagra del Mirto che si svolge nel terzo fine settimana di Agosto. Qui tra convegni ed esposizioni di prodotti tipici si può assaggiare il famoso liquore ottenuto nella versione rossa dalle bacche e in quella bianca dalle foglie della pianta del mirto. E poi una settimana dopo la Festa di Santa Rosa da Lima presso l'omonima chiesa campestre.

Da Telti ci spostiamo per raggiungere Sant'Antonio di Gallura (SS), alle falde del Monte Naracu. La sua denominazione proviene dal santo patrono del paese. Le sue origini da un antico villaggio medioevale chiamato Villa de Castro. Ciò è documentato da due importanti testi: il Liber Fondachi del 1317 ed il Compartiment de Sardenya del 1358. Lo studioso Dionigi Panedda nel 1988 dopo uno scrupoloso esame del luogo avanzò l'ipotesi che l'edificio sacro di Sant'Andrea potesse essere quanto rimane dell'antico villaggio medievale di Castro. Mancava però una prova ufficiale che arrivò a sorpresa nel 1995 qualche anno dopo la sua morte. Durante i restauri della chiesa di Sant'Andrea affiorarono cinque individui adulti. Uno di loro portava un anello al dito anulare e in bocca una moneta. Vennero ritrovati altri monili e un denaro minuto di zecca genovese a nome di Corrado Re risalente al XII-XIII Secolo. Era la prova!!!

Sant'Antonio deve essere considerata l'erede della medioevale Castro. Il paese situato su una collina è circondato da ampie vallate e boschi rigogliosi. Questo spettacolo della natura si può ammirare dal belvedere di Lu Naracu, poco lontano dal centro del Paese. Nei giorni con il cielo terso da qui è possibile vedere anche la Corsica. All’interno del paese una visita meritano la chiesa di Sant'Antonio abate, dove l'ultima Domenica di Settembre si celebra la festa del patrono, e quella di Sant'Andrea apostolo le cui origini risalgono al Medioevo. Anche qui non mancano le sagre come quella del 20 Agosto la festa campestre di San Costantino e San Santino e il 4 Ottobre quella di San Francesco D'Assisi.