La
Gallura è da sempre considerata una terra magica, ricca di storia e
di tradizione ubicata nella parte nord orientale della Sardegna.
La Costa Smeralda, traino del boom turistico sull' isola è diventato un punto di riferimento per le vacanze estive di persone provenienti da tutto il Mondo, ma ovviamente non possiamo tralasciare la miriade di paesi prossimi alla Costa Smeralda. Ci lasciamo alle spalle il Jet Set Internazionale che la Costa Smeralda sa offrire per approdare a Telti (SS), un borgo agricolo situato sulle prime propaggini del Monte Limbara dal centro storico grazioso che si raccoglie intorno alla chiesa di Santa Vittoria.
La
zona è ricca di torrenti e sorgenti con una vegetazione molto
rigogliosa. Alcuni tafoni utilizzati come sepolture testimoniano che
il territorio è stato frequentato durante l'epoca Neolitica e nei
suoi dintorni si possono visitare diverse Domus de Janas, le tombe
scavate nella roccia. Il paese è situato nei luoghi in cui nacque la
romana Tertium, la stazione militare romana dalla quale prese il
nome. La sua storia diventa particolarmente cruenta a partire dal
Medioevo quando prende il nome di Villa Torcis e viene annesso al
giudicato di Gallura.
Nel
quattordicesimo secolo entra nelle mire degli Aragonesi, e così
inizia un periodo difficile fatto di pestilenze e incursioni dei
pirati saraceni che costringono la popolazione a rifugiarsi altrove.
Durante il Regno di Sardegna e Corsica, si verificano diverse discese
di Corsi per sfuggire alle persecuzioni dei Genovesi, che si
stabiliscono quasi tutte a Tempio Pausania e nei territori limitrofi.
Facendo parte del Comune di Tempio Pausania, il borgo si ricostruisce
dopo la dominazione dei Savoia, nel '700, grazie all'unificazione di
diversi stazzi circostanti. Queste popolazioni si stabiliscono in un
secondo momento quasi tutte a Tempio Pausania e nei territori
limitrofi.
La
chiesa Vaticana decide, allora, di costruire, nelle Cussorge della
Gallura disabitata, delle Chiese campestri che avrebbero attirato le
popolazioni e creato nuovi centri abitati. Così nell'800 attorno
alle due Chiese esistenti di Santa Vittoria e di Santa Anatolia,
nasce la Telti moderna.
Dal
1963 Telti è diventato un Comune autonomo, distaccandosi in parte
dal Comune di Calangianus, in parte da quello di Monti, ed in parte
da quello di Tempio Pausania. Non manca nella sua storia anche un
personaggio mitico, quasi leggendario da queste parti. Parliamo di
Luigi Fresi più conosciuto come Laicu Roglia, il bandito degli
strazzi. Siamo attorno al 1880. Fresi diventa fuorilegge per un torto
subito, ma una volta consumata la sua vendetta non commetterà più
nessun reato. Anzi durante la latitanza si adoperò per risolvere i
contenziosi tra pastori. Fu ritrovato assassinato su una spiaggia. La
sua morte rimane ancora oggi un mistero.
Per
i turisti, segnaliamo la Sagra del Mirto che si svolge nel terzo fine
settimana di Agosto. Qui tra convegni ed esposizioni di prodotti
tipici si può assaggiare il famoso liquore ottenuto nella versione
rossa dalle bacche e in quella bianca dalle foglie della pianta del
mirto. E poi una settimana dopo la Festa di Santa Rosa da Lima presso
l'omonima chiesa campestre.
Da
Telti ci spostiamo per raggiungere Sant'Antonio di Gallura (SS), alle
falde del Monte Naracu. La sua denominazione proviene dal santo
patrono del paese. Le sue origini da un antico villaggio medioevale
chiamato Villa de Castro. Ciò è documentato da due importanti
testi: il Liber Fondachi del 1317 ed il Compartiment de Sardenya del
1358. Lo studioso Dionigi Panedda nel 1988 dopo uno scrupoloso esame
del luogo avanzò l'ipotesi che l'edificio sacro di Sant'Andrea
potesse essere quanto rimane dell'antico villaggio medievale di
Castro. Mancava però una prova ufficiale che arrivò a sorpresa nel
1995 qualche anno dopo la sua morte. Durante i restauri della chiesa
di Sant'Andrea affiorarono cinque individui adulti. Uno di loro
portava un anello al dito anulare e in bocca una moneta. Vennero
ritrovati altri monili e un denaro minuto di zecca genovese a nome di
Corrado Re risalente al XII-XIII Secolo. Era la prova!!!
Sant'Antonio
deve essere considerata l'erede della medioevale Castro. Il paese
situato su una collina è circondato da ampie vallate e boschi
rigogliosi. Questo spettacolo della natura si può ammirare dal
belvedere di Lu Naracu, poco lontano dal centro del Paese. Nei giorni
con il cielo terso da qui è possibile vedere anche la Corsica.
All’interno del paese una visita meritano la chiesa di Sant'Antonio
abate, dove l'ultima Domenica di Settembre si celebra la festa del
patrono, e quella di Sant'Andrea apostolo le cui origini risalgono al
Medioevo. Anche qui non mancano le sagre come quella del 20 Agosto la
festa campestre di San Costantino e San Santino e il 4 Ottobre quella
di San Francesco D'Assisi.
Per
Maggiori Informazioni: www.comune.telti.ot.it - www.comune.santantoniodigallura.ot.it