All'ombra
dell'Antico Tempio di Adriano a Roma il nuovo Dehors dell'Osteria che
calca piazza di Pietra, tra giochi di luce e proiezioni che
illuminano il colonnato.
Nel 2019 Osteria dell'ingegno ha festeggiato il suo XXV° Compleanno, Anniversario raccontato dalla voce e dagli aneddoti dell'oste Gianmarco Nitti, tra i fondatori di questo longevo locale a Piazza di Pietra di cui oggi è anche l'unico proprietario. Grazie alle nuove concessioni comunali è stato possibile, infatti, occupare il suo pubblico di Piazza di Pietra, una delle più storiche della capitale di cui si possono ammirare le bellezze dell'antica Roma come il secolare Tempio di Adriano.
Il
toponomino di questa piazza deriva proprio dai resti del tempio
Hadrianeum costruito nel 145 d.C. al centro del Rione Colonna, nella
triangolazione romana tra Pantheon, Montecitorio e Barberini, e
dietro la sfilata delle sue 11 colonne sorge l'odierno edificio sede
della Borsa. Da quest'estate, oltre ai coperti interni, confermati 32
sulla base delle norme di distanziamento, c'è la possibilità di
mangiare all'esterno immersi nello scenario di Piazza di Pietra.
L'esclusivo spazio all'aperto allestito davanti all'ingresso del
locale conta circa 30 coperti ed è fruibile sia a pranzo che a cena
ma anche per un suggestivo aperitivo in attesa del calare del sole
tornando, così, alle origini del concept nato come vineria.
In
cucina sempre una brigata di sole donne con Francesca, Anna e Lucia,
rispettivamente mamma, figlia e zia che dopo diverse esperienze
lavorative in Abruzzo, loro terra di origine, hanno sposato il
progetto di Osteria dell’ingegno. Ad accogliere in sala c'è il
volto rassicurante di Sabrina e il fare sicuro di Marco, quest'ultimo
memoria storica del posto. Paolo Latini, invece, l'ultimo a entrare
in brigata, è la punta di diamante del servizio dopo importanti
esperienze da Gusto e all'Osteria degli Amici.
Il menu continua a celebrare la tavola Italiana in un trionfo di ricette regionali che percorrono tradizioni e valorizzano il "Made in Italy". Tra gli antipasti la Parmigiana estiva con bufala, i Totanetti di Civitavecchia, il fiore di zucca ripieno di ricotta mantecata con salsa alla puttanesca o anche un copioso tagliere di formaggi e salumi artigianali da condividere. Rimangono in carta i capisaldi della cucina romana, e quindi Amatriciana, Carbonara, Cacio e Pepe ma non mancano ricette più ricercate come il risotto saltato allo zafferano, zucchine romanesche e filetto di triglia scottato. Tra i secondi piatti il pescato del giorno proveniente dal mercato, il polpo arrosto su purea di fave e cicorietta ripassata e le grandi carni della Macelleria Feroci: le polpettine di vitello alla saltimbocca con pancetta croccante e patate schiacciate, il Kebab di pollo con salsa Bbq, foglie amare, guacamole e noci o la Tiella di Gaeta con scarola, indivia, olive e colatura di bufala al fumo. Tutti i dolci sono molto tradizionali, fatti in casa e preparati espressi mentre per chi desidera tenersi leggero ci sono le insalatone del giorno.
Il menu continua a celebrare la tavola Italiana in un trionfo di ricette regionali che percorrono tradizioni e valorizzano il "Made in Italy". Tra gli antipasti la Parmigiana estiva con bufala, i Totanetti di Civitavecchia, il fiore di zucca ripieno di ricotta mantecata con salsa alla puttanesca o anche un copioso tagliere di formaggi e salumi artigianali da condividere. Rimangono in carta i capisaldi della cucina romana, e quindi Amatriciana, Carbonara, Cacio e Pepe ma non mancano ricette più ricercate come il risotto saltato allo zafferano, zucchine romanesche e filetto di triglia scottato. Tra i secondi piatti il pescato del giorno proveniente dal mercato, il polpo arrosto su purea di fave e cicorietta ripassata e le grandi carni della Macelleria Feroci: le polpettine di vitello alla saltimbocca con pancetta croccante e patate schiacciate, il Kebab di pollo con salsa Bbq, foglie amare, guacamole e noci o la Tiella di Gaeta con scarola, indivia, olive e colatura di bufala al fumo. Tutti i dolci sono molto tradizionali, fatti in casa e preparati espressi mentre per chi desidera tenersi leggero ci sono le insalatone del giorno.
La carta
dei vini parla solo Italiano: 300 etichette con una forte presenza Laziale che si aprono anche al mondo del naturale del biologico. In
mescita almeno 25 referenze che ogni quindici giorni si alternano
sulla lavagna. Punto di forza è il rispetto dell'ambiente e la
sostenibilità del menu: tra le curiosità l'utilizzo di accessori
plastic free come le cannucce in cellulosa.
Per
Maggiori Informazioni: www.osteriadellingegno.com