In
questi mesi, moltissimi Paesi nel Mondo hanno fronteggiato la
pandemia Covid-19, mettendo in crisi un sistema già in sofferenza
per un cambio climatico ormai innegabile.
Il 2020 è un anno speciale, perché abbiamo avuto la possibilità di fermarci a riflettere sugli obiettivi raggiunti fino ad oggi, ma soprattutto per tracciare le linee guida dell’Agenda 2030 con una coscienza, anche ambientale, ancor più consapevole. Luned' 8 Giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani voluta dall’ONU per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento marino. Tra le aziende impegnate in prima linea per la salvaguardia degli oceani ci sono tre protagonisti tutti Italiani: Carvico, Jersey Lomellina e Aquafil che da anni lavorano per promuovere un’industria della moda sostenibile, per innovare nei propri settori di competenza dando sempre grande importanza alla sostenibilità.
Per
rispettare l'ambiente attraverso azioni pratiche volte a migliorare
la salute del nostro pianeta Aquafil ha dato vita nel 2011
ad ECONYL, un filo di poliammide rigenerato fatto
al 100% di materiali di rifiuti e materiali di scarto pre e post
consumer, tra cui anche le reti da pesca recuperate dai fondali
marini. L’impegno
per l’ambiente di Carvico e Jersey Lomellina passa attraverso
scelte industriali virtuose e coraggiose ma anche attraverso la
scelta di proporre ai propri clienti eco tessuti prodotti con materie
prime riciclate. Carvico, insieme a Jersey Lomellina, detiene dal
2013 l’esclusività del filo ECONYL per la
realizzazione di tessuti destinati alla confezione di costumi da
bagno.
Aquafil
nel 2013 fondò Healthy Seas - a Journey from waste to wear,
un’iniziativa ambientale che si pone come obiettivo principale la
pulizia dei mari e degli oceani dalle reti da pesca incagliate nei
relitti oppure che si trovano nei fondali marini. Carvico e Jersey
Lomellina sono stati tra i primi a partecipare all’iniziativa
diventandone partner, contribuendo in questo modo alla salvaguardia
degli ambienti marini. Si tratta però di un’iniziativa che
contribuisce anche a fornire materiale che viene poi rigenerato da
Aquafil (reti da pesca disperse) in filo ECONYL le reti quindi, raccolte grazie alle attività di sommozzatori volontari
che collaborano con HS, vengono poi aggiunte a ben più importanti
quantità di rifiuti e scarti provenienti da altri settori quali
l’acquacoltura, i vecchi tappeti, gli sfridi di tessuti e molti
altri con un unico fattore comune: tutti fatti di poliammide 6. Ad
oggi questi sono i numeri che caratterizzano Healthy Seas: 170 sub
volontari, 620 pescatori e oltre 500 tonnellate di reti da pesca
recuperate dai fondali marini dal 2013.
“Sono molto orgoglioso - dichiara Giulio Bonazzi, AD di Aquafil - che la nostra azienda
sia un partner fondatore di questa iniziativa unica nel suo genere.
Dal 2013 Healthy Seas è cresciuta molto creando una straordinaria
rete di partner e persone, che lavorano tutti insieme per promuovere
la sostenibilità dell'ecosistema marino. Con Healthy Seas ci
assicuriamo di diminuire per quanto possibile il fenomeno delle reti
fantasma e che le reti dismesse dai pescatori anziché finire in
discarica vengano rigenerate nel nostro impianto insieme ad altri
rifiuti di nylon per diventare nuovo filo ECONYL, una soluzione
sostenibile per l'industria della moda".
“La
logica alla base della scelta di Carvico di sostenere Healthy Seas, -
dichiara Stefano Eretti, Direttore Generale di Carvico - è quella
di essere vicini ad un partner importante con il quale condividiamo
una delle nostre missioni più apprezzate. L’impegno a collaborare
affinché la filiera della moda sia sempre più sostenibile è
fondamentale e chi, come noi, produce tessuti, ha una grande
responsabilità. In un pianeta dove l’acqua è una risorsa sempre
più preziosa fare ricerca per creare tessuti che rispettino
l’ambiente, ed in particolare il mare, è uno degli obiettivi per
noi più importanti, che siamo lieti di condividere con Aquafil,
anche grazie all’aiuto di Healthy Seas”.
Per
Maggiori Informazioni: www.carvico.com - www.jerseylomellina.com - www.aquafil.com